di Gualfrido Galimberti
Meda è la città dell’arredamento. E, a chilometri di distanza dal Salone del Mobile, dove tutti si recano per ammirare il capolavori del design e del legno arredo nati in Brianza, in una sorta di gemellaggio culturale, ha deciso di mettere in mostra i propri tesori organizzando il suo Fuorisalone. Un vero e proprio capitale umano, costituito dai ragazzi del centro di formazione professionale Giuseppe Terragni, gestito dalla Provincia di Monza e Brianza attraverso Afol (Agenzia formazione orientamento lavoro), quelli che saranno i professionisti qualificati di domani in un settore che ci resi famosi in tutto il mondo.
"Mi viene un po’ da ridere – ha commentato Luca Santambrogio, sindaco di Meda e presidente della Provincia di Monza e Brianza – quando sento che qualcuno considera di serie B la scuola professionale perché non si tratta di un liceo. È una strada diversa, non inferiore. È un serbatoio per tutte le nostre aziende del legno arredo, quelle conosciute e apprezzate in tutto il mondo, che senza questa nuova forza lavoro non potrebbero neanche esistere. Qui i giovani vengono formati in base alle esigenze e all’esperienza delle più belle realtà del settore. Ragazzi che oggi sono apprendisti e che domani saranno i protagonisti". Proprio al Cfp Giuseppe Terragni si è svolta la seconda edizione cittadina del Fuorisalone. Filo conduttore è stato il tema della sostenibilità, in linea con il Salone del Mobile e con la vision aziendale di Afol Monza Brianza. A tal proposito, oltre all’esposizione di prodotti sostenibili realizzati dalle aziende de “I mestieri del Design“ (progetto nato nel 2018 con il coinvolgimento del Cfp Giuseppe Terragni e di aziende medesi del calibro di Busnelli Corporate, Berto, Cassina, Dameda, Emma, Flexform, Flou, Giorgetti, Paola Lenti, Longhi, Minotti, Riva mobili d’arte), è stato possibile visitare la mostra fotografica “Futuro tra sostenibilità e circolarità“ realizzata dagli studenti dei corsi di operatore grafico e tecnico di animazione turistico-sportiva e del tempo libero sul tema della sostenibilità e del riciclo.
È stata l’occasione, inoltre, per tutti i giovani interessati ai corsi del Cfp Giuseppe Terragni di conoscere la scuola e i suoi laboratori e di assistere a delle brevi dimostrazioni all’interno dei laboratori di sartoria, tappezzeria, restauro e falegnameria. Non solo una manifestazione dedicata al mondo della scuola. Alto il livello, importanti anche gli ospiti intervenuti per portare la loro testimonianza. Tra questi anche l’Atelier Frigerio, una start-up medese che utilizza la paglia per realizzare i suoi prodotti e che già ha avuto modo di collaborare con il Cfp.
In collegamento lo stilista Simon Cracker, che utilizza esclusivamente materiali ecofriendly e di riciclo per una produzione più sostenibile. Al Fuorisalone anche Iris Indrigo, ragazza di 19 anni, che ha completato gli studi proprio al Cfp Giuseppe Terragni, corso di sartoria, e che collabora proprio con lo stilista in attesa di riuscire a fare un suo percorso individuale nel settore. "Il nostro territorio – ha detto Santambrogio – rappresenta da tempo uno dei principali distretti del mobile a livello nazionale. Non dimentichiamo però le necessità del settore: i lavoratori specializzati sono quasi introvabili. Da qui l’avvio di un percorso che la Provincia ha intrapreso da anni, focalizzato sulla formazione dei giovani. Sono orgoglioso dei risultati raggiunti, delle relazioni forti di collaborazione con i principali attori del settore, ma lo sono ancora di più quando osservo il potenziale delle nuove generazioni".