La fabbrica del bene Una casa per gli ultimi

di Barbara Calderola

L’ex fabbrica di lampadari della mafia a Ruginello diventa rifugio per famiglie che hanno perso tutto, donne maltrattate e senza tetto. Il progetto vede la luce grazie ai finanziamenti del Pnrr ottenuti da Offertasociale, l’azienda pubblica del welfare: 1,7 milioni di euro per sistemare la palazzina a tre piani in via Maria Ausiliatrice. Il Comune ha destinato per 20 anni alla società lo stabile entrato nel patrimonio municipale dopo la confisca alla criminalità organizzata. Obiettivo, "tendere la mano agli ultimi", spiega l’assessore Maria Teresa Foà. "Un sogno che si realizza, lanciamo un salvagente a chi non sa più dove bussare. La casa è il primo problema da risolvere per ricominciare". Qui, arriveranno situazioni d’emergenza, "dopo uno sfratto ad esempio", ma anche chi vive per strada, "su tutto il territorio manca un ricovero notturno e presto invece ci sarà".

Finalità sociale anche per il secondo stabile affidato alla società controllata dai Comuni del Vimercatese e del Trezzese, "sempre dopo l’arrivo di risorse dal Pnrr, 300mila euro, stavolta per realizzare alloggi dove i disabili potranno imparare a vivere da soli". L’edificio, in via 25 Aprile, è lo stesso che ospita l’asilo nido “Giro giro tondo” e che al primo piano vedrà sorgere le case "per il dopo di noi". Anche in questo caso i soldi serviranno al restyling degli spazi. "La sfida è di essere protagonisti di una grande azione collettiva, la sinergia fra amministrazioni, Ats, la prontezza della macchina burocratica e la condivisione di intenti hanno vinto su tutti gli ostacoli. Ma il risultato più importante è che il denaro servirà a prevenire l’esclusione sociale".