REDAZIONE MONZA BRIANZA

La cura dei giardini della stazione affidata a un gruppo di cittadini

A Monza, cittadini attivi e Comune firmano patto per curare le aiuole e pulire la stazione ferroviaria di Sobborghi. Iniziativa per mantenere decoro e gradevolezza del luogo pubblico.

La cura dei giardini della stazione affidata a un gruppo di cittadini

La Consulta Regina Pacis-San Donato ha stretto un accordo con il Comune

Avrà un verde curato e un aspetto gradevole. Per la stazione ferroviaria di Monza Sobborghi sta per essere firmato un patto di collaborazione tra cittadini attivi e il Comune per la cura delle aiuole, sia esterne, che interne, e la pulizia dai rifiuti di cui non di rado si ritrova cosparsa. Un’iniziativa che nasce dal senso civico di diversi cittadini e cittadine, in seno alla Consulta Regina Pacis-San Donato, e che ha visto già l’interessamento di diverse associazioni, tra cui il Cral del Comune.

Per arrivare alla firma si tratta solo di stabilire l’associazione capofila e definire qualche dettaglio, ma il Comune ha già incontrato ieri i cittadini attivi e manifestato il proprio assenso. "Pensiamo che un luogo pubblico come la stazione debba sempre mantenere il proprio decoro, e che il verde debba essere curato per esprimere a pieno la sua gradevolezza - commenta Luciano Rossetti, uno dei cittadini attivi della Consulta Regina Pacis-San Donato offertosi volontario per l’iniziativa -. Alla stazione ci sono 4 aiuole intorno, più due lembi di terra all’interno, uno a lato della banchina, l’altro sul passaggio a livello: l’erba è incolta e c’è sempre qualcosa da pulire". "Noi iscritti alla Consulta che ci siamo offerti volontari siamo in 4, io e altre tre cittadine attive - chiarisce il volontario -, più alcune associazioni di cui bisogna trovare ora la capofila. La nostra idea sarebbe quella di coinvolgere il più possibile i giovani, che sarebbe forse il passaggio più significativo". L’ultimo intervento di cura di questi spazi verdi intorno alla ferrovia risale alla Pulizie di primavera, quando si era provveduto alla loro pulizia e alla piantumazione di alcune aiuole nel vicino sottopasso. Il colpo d’occhio della stazione Sobborghi non è dei migliori: non esistono attività commerciali, bagni aperti, luoghi per ripararsi in caso di maltempo (solo una piccola tettoia), né una sala d’attesa o un posto dove poter acquistare il biglietto. Almeno sul decoro ora si potrà fare qualcosa.

Alessandro Salemi