FABIO LUONGO
Cronaca

La croce di alabastro accesa e le visite guidate gratuite al memoriale sotto restauro

Le grandi croci in alabastro saranno illuminate dal tramonto e per tutta la notte, mentre la sera ci sarà un’apertura...

Le grandi croci in alabastro saranno illuminate dal tramonto e per tutta la notte, mentre la sera ci sarà un’apertura...

Le grandi croci in alabastro saranno illuminate dal tramonto e per tutta la notte, mentre la sera ci sarà un’apertura...

Le grandi croci in alabastro saranno illuminate dal tramonto e per tutta la notte, mentre la sera ci sarà un’apertura straordinaria al pubblico, dalle 18 alle 22, con visite guidate. La Cappella Reale Espiatoria si prepara a ricordare l’uccisione di re Umberto I di Savoia da parte dell’anarchico Gaetano Bresci nel 1900: lo farà martedì, anniversario del tragico episodio, con l’iniziativa dal titolo “La croce d’oro e di fuoco - 125 anni dal regicidio“.

Per l’occasione il monumento sarà aperto fino a tarda ora, visitabile gratuitamente: le guide saranno a disposizione alle 18, alle 19 e alle 20. La struttura di via Matteo da Campione, che da fine 2014 è gestita dal ministero della Cultura attraverso la Direzione regionale Musei nazionali Lombardia, dalle scorse settimane è oggetto di importanti lavori di manutenzione e restauro che andranno avanti fino a novembre: gli interventi riguardano la terrazza che circonda il monumento e prevedono il rifacimento totale della pavimentazione. La superficie verrà impermeabilizzata, per impedire infiltrazioni d’acqua negli ambienti interni sottostanti, mentre per il nuovo pavimento sarà posata una pietra che resiste meglio al maltempo, alle gelate nelle stagioni fredde e all’usura del tempo. Già in passato ci sono state diverse campagne di manutenzione per questa parte della Cappella Espiatoria, che nel ‘59 avevano portato a sostituire il rivestimento originale con un altro tipo di pietra, rivelatasi comunque poco adatta alle intemperie. Prevista anche una nuova illuminazione ambientale. Voluto dalla regina Margherita e dal figlio Vittorio Emanuele III, il monumento venne progettato dall’architetto Giuseppe Sacconi e completato da Guido Cirilli.

F.L.