BARBARA CALDEROLA
Cronaca

La Casa della comunità di Arcore. All’ex asilo anziani e servizi sociali: "Pronti a partire anche da soli"

La Regione dovrebbe metterci 1,3 milioni di euro, risparmiandone 2,7 rispetto all’ipotesi iniziale. I fondi non sono ancora arrivati, ma il sindaco tira dritto: cantiere entro un anno e 18 mesi di lavori .

L’ex asilo San Giuseppe ad Arcore è pronto a diventare un polo socio-sanitario aperto alla città Servono 4 milioni

L’ex asilo San Giuseppe ad Arcore è pronto a diventare un polo socio-sanitario aperto alla città Servono 4 milioni

Casa di comunità con 17 ambulatori medici, ma non solo, l’ex asilo San Giuseppe ad Arcore è pronto a diventare un polo socio-sanitario aperto alla città: servono 4 milioni di investimento per cambiare faccia allo storico complesso di via Tomaselli acquistato dal Comune, fulcro del progetto, e l’amministrazione è pronta a metterceli.

Per la Regione un risparmio di 2,7 milioni, il Pirellone infatti dovrebbe fornire gli "1,3 restanti e non il triplo come ipotizzato inizialmente, quando nei 2.700 metri dello stabile era prevista solo la Casa", spiega il sindaco Maurizio Bono. Dopo uno studio dei bisogni, la Giunta ha deciso di destinare parte della vecchia scuola materna ad altri servizi e di accogliere così fra le sue pareti ristrutturate anche il Centro anziani, il Centro diurno integrato Arca (oggi in Sant’Apollinare) e i Servizi comunali alla persona (adesso in via Abate d’Adda). Tutto con spazi dettagliati al millimetro e più funzionali di quelli attuali. Il vantaggio sarà riunire in un unico punto l’intera gamma dell’offerta. "Per Arca significherà avere fisioterapisti e laboratori vicini".

"Un progetto articolato come avevamo annunciato – sottolinea il primo cittadino –. Abbiamo scelto un percorso ambizioso a volte complicato che non ci ha spaventato. Il nostro piano va in un’ottica più ampia di risposta ai bisogni del territorio non solo per la medicina di prossimità, ma per servizi sociali e sanitari integrati". Al centro di tutto, il San Giuseppe: "In modo diverso dal passato continuerà così a essere un punto di riferimento per tutti gli arcoresi, sia per le cure che vi potranno ricevere, che per le attività di prevenzione che vi troveranno sede". Prelievi e vaccinazioni, continuità assistenziale, ambulatori specialistici, promozione della salute, consultori, servizi sociali. Tutti uno accanto all’altro, "permetteranno agli anziani di non uscire dallo stabile per una visita", ancora Bono. Un sogno sulla carta, che ha bisogno di soldi.

All’appello mancano i fondi regionali: "Non abbiamo risposte per ora – conferma il sindaco – . Se non arriveranno, faremo da soli". I tempi: "Cantiere entro un anno e poi 18 mesi di lavori". Quindi, il trasloco "e i nuovo corso potrà decollare nel 2027. Una rivoluzione alla quale lavoriamo con tenacia da tempo".