Monza, artigiani e imprenditori al lavoro per il nuovo Isia: "Costruiremo il futuro"

Il mondo produttivo si mobilita per far ripartire l’Istituto superiore per le industrie artistiche: "Abbiamo bisogno di professionalità che non possono essere formate in azienda".

La capitale del design  Artigiani e imprenditori  al lavoro per l’Isia  "Costruiremo il futuro"

La capitale del design Artigiani e imprenditori al lavoro per l’Isia "Costruiremo il futuro"

La Biennale delle arti decorative festeggia i 100 anni a Monza guardando al futuro. Obiettivo: riportare l’Isia (Istituto superiore per le industrie artistiche) a Monza come università del design. Nel Parco e nella Villa Reale. È l’impegno che - in occasione del convegno “1923-2023, il futuro del design italiano: gli Isia e l’alta formazioneartistica, un secolo dalla prima biennale“ - coinvolge in prima persona il mondo produttivo della Brianza, Assolombarda e Apa Confartigianato, accanto al Consorzio Parco e Villa.

"L’intenzione è di individuare un percorso e un tavolo di lavoro per dare vita al nuovo Isia focalizzando le professionalità da formare e il piano di lavoro. Il ministero dell’Istruzione, fondamentale per lo stanziamento dei fondi, ha dichiarato il proprio interesse – conferma l’assessora a Parco e Villa Arianna Bettin – Servono poi i contatti con istituzioni europee del settore del Design per affrontare le sfide del secolo: transizione ecologica, crisi climatica, economia, ambiente e digitale".

Da un incontro preliminare lo scorso novembre era emersa l’ipotesi che l’Isia di Monza nascesse da una costola di quello di Faenza, ma potrebbero aprirsi nuove soluzioni con l’attenzione della Società Umanitaria di Milano che già un secolo fa sostenne la nascita dell’Isia e delle Biennali. All’epoca per le materie di lavorazione del ferro, oreficeria, incisione e arti grafiche gli studenti monzesi si appoggiavano alla scuola milanese.

Ad oggi, come sottolinea Aldo Enzo Fumagalli, imprenditore e membro del Consiglio di gestione del Consorzio Parco e Villa, "il tessuto produttivo brianzolo ha estremo bisogno di tutte le professionalità legate alla manualità artistica e al design: intagliatori, prototipisti, esperti di materiali, tra cui il legno, ma anche i nuovi materiali – spiega – Per questo vogliamo l’Isia vicina al territorio, perché queste competenze non sempre si possono formare direttamente in azienda, partono dal liceo artistico e si sviluppano nell’ambito accademico dell’Isia. Elaboreremo una proposta di come le aziende del territorio possono dare il loro aiuto, come già succede con i corsi post diploma Its e Ifts. I due grandi obiettivi del futuro di Parco e Villa sono un istituto di alta formazione sulle specialità del territorio e la creazione di un acceleratore d’impresa che insiste sulle stesse specialità, per la nascita di nuove aziende".

L’Isia di Monza venne chiusa durante la seconda guerra mondiale, mai più riaperta, ma la sua esperienza diede vita, nel dopoguerra, ad altre Isia a Firenze, Venezia, Parma, Urbino e Roma.