
Rimettere nelle mani dei brianzoli, attraverso un referendum, la scelta su Pedemontana. Perché "su sanità, Pedemontana e consumo di suolo bisogna ascoltare le persone". Sono queste le esigenze della Brianza che Marco Cappato intende portare al Senato qualora fosse eletto alle suppletive monzesi. Una sfida che per il candidato sostenuto da Pd, M5S, Azione, Possibile, Più Europa, Radicali Italiani, Verdi e Sinistra Italiana, Libdem, Socialisti e Volt è ancora tutta da giocare. "La partita oggi è aperta – ha detto –: ho la possibilità di vincere grazie a un metodo basato sulla partecipazione civica e democratica. L’impresa è possibile". Un’impresa che fa perno su 3 priorità di impegno: "Per la vita delle persone, per la vita dell’ecosistema e per la vita della democrazia". Come queste si declinino sul territorio Cappato lo ha spiegato presentando il suo programma, con i 12 punti su cui intende concentrarsi. "Sono l’unico candidato a non essere qui a promuovere gli interessi di una famiglia o il logo di un partito – ha sottolineato –: mi sono candidato per portare avanti delle battaglie del territorio".
"Una delle questioni emerse nei 42 incontri che ho tenuto in Brianza in queste settimane – ha raccontato – è quella delle condizioni della sanità, la necessità di difendere la sanità pubblica e del territorio". C’è poi il tema della mobilità. "Su Pedemontana lasciamo scegliere i cittadini se investire su una nuova autostrada o su una mobilità alternativa – ha chiarito Cappato –. È un paradosso brianzolo che parla a tutta l’Italia: una delle province più ricche del Paese è anche la più cementificata, una di quelle con i tassi d’inquinamento più alti e con la paralisi della mobilità. Non si tratta di fare proposte contro il benessere economico o le imprese. I soldi di Pedemontana andrebbero spesi per il rafforzamento delle linee ferroviarie, le ciclovie, il trasporto pubblico con sconti e abbonamenti speciali per gli anziani. Altrimenti la conseguenza è il collasso del territorio, dell’ambiente, della mobilità".