ALESSANDRO CRISAFULLI
Cronaca

La baby gang delle Bmx Una sfida per qualche like

Acrobazie, impennate e pericoli continui anche per gli altri utenti della strada. Le scorribande dei ragazzini armati di bici, strafottenza e telecamere.

di Alessandro Crisafulli

"Se ci schiantiamo lo mettiamo su Youtube e diventiamo famosi". Tutto racchiuso in questa frase, a metà del video. La ricerca dell’adrenalina, lo spirito del branco, la non consapevolezza del pericolo, la sfida alla legge e al senso civico. La voglia di apparire a tutti i costi, mettendo a repentaglio la vita.

Una vera e propria “Bmx Baby Gang“, quella che nei giorni scorsi ha pensato bene di scorrazzare in maniera spericolata e spregiudicata per Monza e dintorni. Un gruppo di 7-8 ragazzini dall’apparente età intorno agli 11-13 anni, equipaggiato con bici agili, strafottenza e telecamera in testa. Che poi ha pubblicato tutto, senza censure né precauzioni, sul web. Da dove si accertano le loro scorribande e bravate ormai da mesi. L’ultima performance dà un annuncio: per sabato 9 settembre alle 15 i baby appassionati del genere hanno organizzato un ritrovo in Piazza Trento e Triste, per poi partire e conquistare il centro cittadino. Nel filmato si vedono i ragazzini partire dalla pista ciclabile di viale Cesare Battisti davanti alla Villa Reale e puntare il parco, divertendosi a sfiorare e spaventare, impennando, sia frontalmente che da dietro, i pedoni. Poi arrivano in strada, dove uno di loro punta e sfida, contromano, addirittura un autobus, schivandolo all’ultimo. Tra risate e imprecazioni. Quindi un susseguirsi di impennate, pirolette, acrobazie, slalom, gare, nelle strade, nelle piazze, lungo scalinate, dentro cantieri, in zone industriali. Provocando e spaventando gli altri utenti della strada, compresa una mamma con il figlioletto nella carrozzina, provocando e allontanandosi dalle forze dell’ordine.

Basta spulciare in altri video della stessa “Bmx Gang“ per trovare incursioni pericolose in fabbriche abbandonate e sessioni di allenamento, con le ripetizioni delle acrobazie e delle modalità per sfiorare gli ostacoli, che siano mezzi o persone. Alla fine di ogni video, la richiesta: "Se il video vi è piaciuto lasciate un like e un commento". Ma anche, "diteci cosa volete vedere nel prossimo video". Per spingersi sempre più in là, sulla propria biciclettina. In quel tipo di "divertimento" che, a ogni angolo, in ogni secondo, a ogni impennata, può trasformarsi in tragedia.