Jordan Jeffrey Baby e Traffik: chi sono i due trapper arrestati a Carnate

Successi in rete e arresti: le vite spericolate dei due musicisti alleati con "la voglia di uccidere un nero". L'ultimo assalto alla stazione di Carnate

Jordan Jeffrey Baby e Traffik, i due trapper arrestati con l'accusa di aver rapinato alla stazione di Carnate un operaio nigeriano minacciandolo di "ammazzarlo perché nero", non sono nuovi a episodi di cronaca nera. I loro nomi, infatti, ricorrono in varie indagini: da raid a metà fra la provocazione e il vandalismo a veri e propri fatti di microcriminalità. 

Jordan Jeffrey Baby

Jordan Jeffrey Baby è lo pseudonomo scelto da Jordan Tinti, brianzolo di 25 anni, per la sua carriera nel mondo della trap. I suoi primi lavori risalgono al 2018. I primi singoli sono Chiama Jordan, Wizards e l'evocativo Voglio un cazzo di casino. Il successo arriva con il brano Bipolare, che lancia il suo primo album Dr. Jeffrey & Mr. Hype. Nel 2020 fa rumore il singolo "White Sox": il brano supera i due milioni di visualizzazioni, trascinato da un originale quanto controverso video promozionale. 

La clip è stata girata a Napoli e immortala uno "show" notturno di Jordan Jeffrey Baby: nei fotogrammi il musicista sale sul tettuccio di una gazzella dei carabinieri, la bersaglia di sputi e condisce il tutto con una raffica di insulti. La scorribanda attira l'attenzione di alcuni politici, in primis il leghista Matteo Salvini e la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, in prima linea nello stigmatizzare le imprese del rapper. Tutta pubblicità gratuita per Jordan, che relega al passato le sue esperienze lavorative nel mondo dell'agricoltura, per provare ad affermarsi definitivamente nel mondo della musica, anche grazie al secondo album Jumpman, del 2020, cui seguono Jeffrey Baby volume 1 e l'ep Fugitivo. 

Fra un brano e l'altro - si ricordano Puttane e collane ma anche Nba - Jeffrey Baby trova anche il tempo per farsi denunciare con l'accusa di stalking nei confronti dell'inviato ciclista di Striscia la Notizia Vittorio Brumotti. Fra le contestazioni quella di aver invitato i suoi follower social a "versare acido" sul giornalista in Bmx.

Traffik

Viene da Roma, invece, precisamente dal rione Monti, Traffik, vero nome Gianfranco Fagà, 26 anni. Esponente della scuola trap romana, i cui capostipiti sono i Dark Polo Gang (e con loro Traffik collabora in Lei mi chiama), ha spesso fatto coppia con l'amico e collega Gallagher. Nel mondo della musica, come in quello delle attività illecite. Sono nella storia - assai minima, va detto - del genere gli scontri fra il duo Traffik-Gallagher e il veronese Jamil. Il tema? L'impiego frequente da parte dei due romani del termine "negro" come intercalare.

E sempre con Gallagher è arrivato il "battesimo" dell'arresto. Nel 2019 vengono fermati con l'accusa di aver aggredito alcuni fan, di aver provato e rapinarli e, ciliegina sulla torta, di aver picchiato un immigrato bengalese. Una ricostruzione contestata da Gallagher, arrivato a minacciare querele a chiunque avesse accostato il suo nome alla ricostruzione di quella scorribanda. Una mossa che non è servita a evitare una condanna a entrambi.

Nel 2021 Traffik incappa in altri problemi con la giustizia: viene condannato in primo grado a tre anni e due mesi con l'accusa di maltrattamenti nei confronti della fidanzata, una influencer ventenne di origini piemontesi. A Traffik sono contestate botte e minacce, avvolarate anche dalla testimonianza della madre della giovane.

E la musica? Si segnala Diamanti razzisti, ovviamente in coppia con Gallagher, scritta in replica agli attacchi di Jamil. Non mancano brani con i classici - per il genere - riferimenti a brand e fashion come Speed Balenciaga e Piumino nero.