
Un telefono cellulare in carcere. Vietato, vietatissimo. Eppure è accaduto. A denunciare l’episodio, un comunicato della segreteria regionale lombarda della Uilpa.
Nella serata del 31 ottobre, durante un giro di controllo nella sezione detentiva, un agente della polizi penitenziaria, accorgendosi di un atteggiamento sospetto da parte di un detenuto, ha trovato il telefono cellulare.
"Sono rimasti inutili i tentativi del detenuto - spiega la Uilpa - di gettare il telefono nel bagno in quanto la tempestività dell’azione e la professionalità dell’agente hanno portato al rinvenimento nell’immediato dell’oggetto non consentito".
Ma non basta. La Uilpa rincara: "Ormai è di attualità sentir parlare di ritrovamenti di telefoni cellulari all’interno deglio Istituti Penitenziari italiani, purtroppo gli scarsi mezzi a disposizione e le condizioni di lavoro aggravate dalla carenza organico non consentono controlli approfonditi per poter scongiurare l’ingresso di oggetti non consentiti come appunto i telefoni cellulari".
La battaglia va avanti da tempo e la Uilpa non perde l’occasione per sottolineare "la gravissima carenza di organico in tutti i ruoli ed ha chiesto a gran voce più volte di colmare le piante organiche facendo più assunzioni". Assunzioni che, allo stato attuale, sottolinea ancora il sindacato, non coprono neanche il turn over dei pensionamenti e "l’organico presente è costretto a turni faticosi con eccessivi carichi di lavoro".
Da.Cr.