Insulti omofobi su treno e stazione La denuncia di Arcobaleno e Cgil

Un uomo di 63 anni preso di mira da due giovani italiani: aveva rifiutato di dare soldi e comprare alcune calze

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Un’aggressione omofoba sul treno, alla stazione ferroviaria di Monza. Lo racconta l’associazione Brianza Oltre L’Arcobaleno, che riferisce quanto raccontato da un monzese di 63 anni aggredito verbalmente il 16 dicembre scorso da un branco di ragazzi italiani che si trovavano a bordo del treno Milano-Monza. Erano le 10.20 circa quando il 53enne, avvicinato da uno dei due giovani, ha rifiutato l’acquisto di alcune calze. A seguito del diniego, il ragazzo ha iniziato a urlare più volte “Ma sei mica frocio?”.

A dargli manforte ci si è messo anche il secondo ragazzo, che si è diretto verso il malcapitato, e ha iniziato ad apostrofarlo con l’appellativo e lo ha minacciato di riprenderlo con un video, millantando molestie sessuali inesistenti. La vittima è scesa dal treno alla fermata di Monza faticosamente, visto che i due giovinastri hanno tentato di impedirgli il passaggio chiedendo il pagamento di 100 euro. Scesa in qualche modo, la vittima si è diretta alla stazione della polizia ferroviaria a sporgere denuncia. "Brianza Oltre l’Arcobaleno - recita un comunicato - insieme al Partito Comunista dei Lavoratori (sezioni di Milano e sezione della Brianza) e assieme a CGIL Monza e Brianza, si unisce al nostro concittadino, vittima di aggressione omofobica, e denuncia un aumento dell’aggressività e della violenza nel territorio locale e nazionale, chiedendo a gran voce che il ddl Zan venga urgentemente approvato".

Da.Cr.