Monza, incidenti stradali: ecco la mappa dei punti pericolosi

L’analisi geolocalizzata dei sinistri e dei feriti permette di individuare i punti critici e gli interventi mirati per la sicurezza

Bikeitalia.it ha localizzato l’88% degli incidenti

Bikeitalia.it ha localizzato l’88% degli incidenti

Monza, 17 febbraio 2020 - Il quadrilatero formato da via Lecco, via Cantore, viale Liberta e via Merelli è la zona più pericolosa di Monza, quella con il maggior numero di incidenti stradali, mentre per i ciclisti e i pedoni è l’incrocio tra corso Milano e via Marsala l’altro punto critico della città dove il rischio di essere investiti da un’auto è più alto che altrove. Ma, nonostante la frequenza di incidenti in certi luoghi, non esistono "strade pericolose" di per sé perché i rischi a muoversi in città dipendono sempre o dai comportamenti scorretti degli utenti della strada oppure da difetti o caratteristiche sfavorevoli presenti lungo vie o incroci.

Un punto quest’ultimo su cui un Comune potrebbe lavorare per aumentare la sicurezza stradale della propria rete urbana se solo sapesse dove è davvero necessario intervenire per correggere difetti o caratteristiche sfavorevoli delle proprie strade. Parte da questa considerazione l’analisi degli incidenti stradali di Monza appena pubblicata sul portale online bikeitalia.it, uno studio originale che si differenzia dei soliti report statistici annuali con i dati numerici di sinistri, morti e feriti, perché per ogni incidente avvenuto a Monza viene data la sua esatta localizzazione e con anche il dettaglio se tra i coinvolti ci siano ciclisti e pedoni. Il risultato è "La mappa degli incidenti stradali di Monza", un’analisi qualitativa e non solo quantitativa del fenomeno degli incidenti in città che permette di individuare subito i punti critici di Monza, quelle strade e incroci dove gli incidenti e i feriti sono più frequenti. E dove è quindi probabile che interventi mirati con modifiche alla strada, installazione di mitigatori del traffico, rallentatori, maggiore illuminazione, correzione della viabilità oppure segnaletica più efficace siano più necessari e utili che altrove per aumentare la sicurezza.

Il lavoro di bikeitalia.it è particolarmente significativo perché se per i dati numerici sugli incidenti ci sono aggiornamenti annuali forniti da vari enti (a partire dall’Istat, Eupolis Lombardia, il Pra e l’ufficio statistica comunale) non sono invece altrettanto pubblici i dati georeferenziati: per questo motivo questa prima mappatura degli incidenti di Monza usa dati Istat del 2016, quelli su cui bikeitalia.it è riuscita a dare localizzazione dell’88% degli incidenti, quindi 606 sui 684 totali di quell’anno.

Sono sinistri che nell’11% dei casi hanno coinvolto almeno un pedone e nel 18% almeno un ciclista, in tutto hanno causato 926 feriti e 4 morti. Equivalgono a una media di due incidenti al giorno che quando vengono collocati sulla mappa danno subito il quadro della situazione monzese, facendo emergere i "bollini neri" della viabilità cittadina. I luoghi più esposti al pericolo sono il percorso via Lecco, via Cantore, viale Liberta e via Merelli, segue l’incrocio tra le vie Cesare Battisti e Boito, il tratto di corso Milano all’altezza del Mc Donald’s, l’incrocio tra le vie Canova e Osculati, quello tra i viali Brianza e Battisti, poi corso Milano con via Marsala, e via Volta con via Mosè Bianchi, mentre sono molto diffusi gli incidenti anche lungo i viali Sicilia e delle Industrie.

Nel dettaglio degli incidenti con pedoni feriti (71 investiti nel 2016) dopo il quadrilatero Lecco, Cantore, Libertà, Merelli, è l’incrocio corso Milano con via Marsala il più pericoloso, seguono il tratto di via Manzoni tra via Cavallotti e largo Mazzini, via Meda con via Romagna, l’isolato delle vie Gallarana, Mariani, Tiepolo e Verga, e l’area tra le vie Cavallotti, Mauri, Monte Oliveto ed Europa.

Per i ciclisti (120 investiti nel 2016) i punti critici sono l’incrocio corso Milano con via Marsala, il tratto di via Prina tra le vie Sella e Manzoni, via Manara tra le vie Cattaneo e Monti e Tognetti, corso Milano nel tratto compreso tra i giardini della stazione e via Cavour, ma anche gli incroci tra via Italia e via Ambrogiolo, via Mentana con via Aspromonte, via Amati con via Ariosto e viale Libertà con via Merelli. L’elaborazione dei dati e dei luoghi indica che a Monza il 52% degli incidenti del 2016 è avvenuto in corrispondenza di un incrocio, una rotatoria o un’intersezione, il 44% su rettilineo, mentre il restante 4% in curva o in galleria.