Morto nell'incidente sulla Milano-Meda: addio a Eugenio, tassista eroe

Chiesa gremita, commozione e parole di cordoglio alla cerimonia

Il funerale di Eugenio Fumagalli

Il funerale di Eugenio Fumagalli

Monza, 20 gennaio 2019 - All'ingreso principale della chiesa parrocchiale di San Giovanni Evangelista c’erano dieci corone di fiori. Cinque a destra, e le altre cinque dopo il portone d’ingresso. Tantissime le persone intervenute, anche autorità, polizia locale di Albiate e Carugo con i rispettivi sindaci per dare l’ultimo saluto al tassista eroe Eugenio Fumagalli. Il 47enne morto nella notte tra sabato e domenica scorsi dopo essere stato investito mentre cercava di prestare soccorso a due giovani ragazzi rimasti coinvolti in un incidente stradale sulla Milano-Meda provocato da un pirata della strada. La grande chiesa non è riuscita a ospitare la folla presente, tanto che il parroco don Renato Aldeli, coadiuvato dal diacono Emilio Cesana, prima dell’inizio della celebrazione della messa ha invitato venti persone a salire sul palco per farle sedere vicino ai chierichetti. Tante lacrime dei parenti e amici all’ingresso della bara in frassino coperta da rose e margherite bianche.

«Questa è stata una di quelle tragedie che ci lascia senza fiato - ha detto don Renato -. È una di quelle circostanze alle quali non si riesce a dare un significato. Resta tanta amarezza e può sembrare un’ingiustizia inaccettabile. Lasciamo al nostro cuore di manifestare il suo dolore, nel contempo facciamo nostro l’insegnamento di Dio che ha sacrificato per l’umanità suo figlio Gesù. Eugenio ci lascia un’eredità di grande generosità e tanta attenzione al prossimo che non deve andare perduta. Che la Parola di Dio lenisca il dolore e permetta a chi gli ha voluto bene di trovare la forza di andare avanti».

È stata una cerimonia rapida e sobria quella del parroco, il dramma era sin troppo palpabile. Quando il feretro stava per essere accompagnato all’esterno sul carro funebre, c’è stato un lunghissimo applauso che si è mescolato al silenzio di tante lacrime. Tanti i colleghi tassisti presenti insieme con gli amici della Leva 1971 e gli amici motociclisti. Si è dovuta attendere a lungo l’uscita dei parenti, poiché moltissime persone li hanno salutati all’interno della chiesa. Alle prime file dove dal dolore, faticavano anche ad alzarsi palpabile. Nei pressi della parrocchia i volontari della Protezione civile hanno controllato la viabilità con gli agenti della polizia locale. Eugenio Fumagalli sarà cremato e le sue ceneri saranno poi portate nel cimitero di Albiate, paese dove è nato, cresciuto e in cui vivono ancora il suo papà e la sua famiglia. sonia.ronconi@ilgiorno.net