
L'incendio di Villa Antona Traversi
Meda (Monza Brianza), 7 settembre 2017 - Nuovo intervento dei vigili del fuoco per una trave che ha ripreso a fumare. Non c’è pace per Villa Antona Traversi. Dopo oltre 28 ore di lavoro ininterrotto dei pompieri, da lunedì mattina alle 11 fino a martedì pomeriggio alle 15, un piccolo focolaio ha fatto scattare di nuovo la paura. L’intervento di una squadra di pompieri ha comunque sistemato la situazione in pochi minuti.
A chiamare ancora le squadre di soccorso sono stati i proprietari della villa che si sono accorti di un piccolo ritorno di fiamma su una delle travi del tetto andato quasi completamente distrutto nei giorni scorsi. Ieri mattina i dirigenti dei Vigili del fuoco hanno fatto un sopralluogo all’interno dell’ala nord, la parte degli appartamenti destinati alla residenze dei componenti della famiglia Antona Travesi, l’avvocato Giovanni, con la moglie e i due figli e la mamma Donna Federica. Alla riunione tecnica voluta dagli ingegneri del comando dei Vigili del fuoco ha partecipato anche la proprietà. L'amministrazione comunale di Meda rimane in attesa di capire dai rilievi e dalle relazioni dei Vigili del fuoco come potrà agire nelle prossime settimana. Già nelle giornata di lunedì il Comune ha emesso un’ordinanza di inagibilità che comprende l’intero complesso della storica villa: non potranno essere aperte al pubblico nemmeno le parti museali, come il monastero e la sala del Coro, che non sono state interessate dall’incendio. «Stiamo attendendo che arrivino notizie ufficiali da parte dei Vigili del fuoco: aspettiamo le loro valutazioni tecniche – ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici e all’organizzazione del territorio, Andrea Bonacina –. Sono molto dispiaciuto di quanto è accaduto perché è una ferita per la nostra città. Sono anche molto vicino umanamente a tutta la famiglia Antona Traversi che ha perso la casa».
I sopralluoghi del vigili del fuoco saranno determinanti per capire le cause dell’incendio: non sono ancora infatti stati chiariti i motivi che hanno portato al propagarsi delle fiamme partite dalla cucina del sottotetto della torretta del lato nord. Interessati dall’incendio oltre 60 metri lineari di tetto, il secondo piano del lato nord. I danni sono ingenti perché sono crollati i soffitti dell’interno piano, le murature hanno retto e quindi la sagoma dell’edificio è intatta. Le solette della villa, che dividevano un piano dall’altro, sono andate a fuoco: erano costruite con all’interno piccole canne di bambù (il metodo di costruzione antico) che a loro volta hanno preso fuoco facendo propagare più velocemente l’incendio.