ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

In piscina con gli Amici del Mare. Un tuffo in un mondo senza barriere

Il sodalizio da 45 anni realizza corsi e forma istruttori subacquei per disabili: ieri i pionieri a Triante .

In piscina con gli Amici del Mare. Un tuffo in un mondo senza barriere

In piscina con gli Amici del Mare. Un tuffo in un mondo senza barriere

"Sott’acqua non ti senti più costretto in una sedia. Puoi muoverti liberamente, fare le capriole, volteggiare sentendoti aereo e leggero. Puoi volare senza peso". C’è della poesia nelle parole di Mario Ponticello, esperto subacqueo disabile della scuola Hsa Club Amici del Mare di Vimercate, dentro cui si cela una storia bellissima, fatta di tanto lavoro e tanta concretezza. Questo è lo spirito con cui il Club sub Amici del Mare si impegna da 45 anni a insegnare, grazie ai suoi istruttori, lo sport subacqueo a persone diversamente abili.

L’associazione, fondata nel 1978, dal 1981 fa parte di Hsa (acronimo di Handicapped scuba association), organizzazione internazionale fondata nel 1975 in California, all’università di Irvine, con lo scopo di avvicinare le persone disabili al mondo della subacquea, e comincia la sua avventura in Italia negli anni ’80 grazie all’impegno dell’istruttore sub Aldo Torti, attuale presidente di Hsa Italia. Il Club Amici del Mare brianzolo è stato tra le prime realtà ad associarsi ad Hsa, che oggi conta più di 5mila iscritti in Italia. Proprio per questo ieri, alla piscina Triante, il presidente Torti ha voluto insignire di tre targhe di riconoscimento tre storici istruttori del Club brianzolo: Luciano Soliman, Clara Soliman e Luigi Stefanelli. "Quella di questo club – spiega il presidente di Hsa Italia Aldo Torti – è stata la prima realtà sul territorio brianzolo a strutturarsi con un numeroso staff di istruttori e guide Hsa per brevettare e portare in immersione diversi subacquei disabili, con continuità". Oggi il Club sub Amici del Mare ha 8 istruttori, per più di una 60ina di iscritti di media. "Abbiamo due semestri di attività, con lezioni che vanno da settembre a novembre, e poi da febbraio a maggio – spiega Aldo Cavaliere, presidente di Club sub Amici del Mare –. Facciamo 10 lezioni di teoria molto dettagliate per far assimilare i principi teorici di base della subacquea, e 10 sessioni di pratica in piscina, dove far fare esercizi e condurre la persona all’autonomia durante l’immersione. La nostra piscina di riferimento è la Pia Grande, a Monza, profonda 5 metri – continua –, poi facciamo trasferte nella piscina Y-40 di Montegrotto Terme, in provincia di Padova, che è profonda 18 metri, preparatoria per il mare".

Da qui il chiarimento: "Ci sono tre livelli di brevetti che si possono raggiungere: l’open che autorizza a immersioni fino a 18 metri, l’advanced fino a 30 metri, e il deep fino a 39 metri. Siamo nell’ambito dell’immersione ricreativa, non tecnica. Quella tecnica è dai 40 metri in poi". "Il forte di Hsa è il sistema didattico – gli fa seguito il presidente Torti –. Noi siamo un’associazione di volontari, ma la nostra forza è il metodo, che è professionale e formativo. Non parliamo di semplice svago. Hsa ha creato un sistema didattico studiato e preciso, collaudato e aggiornato – prosegue –. Il sistema è in uso da 40 anni in oltre 50 paesi del mondo occidentale e orientale e ha permesso la certificazione di migliaia di sub con disabilità in tutto il mondo, fruibile anche sul web da parte di persone con disabilità visiva. Quarant’anni fa c’erano molti pregiudizi su quello che oggi appare sdoganato. Non è stato facile. La nostra forza è stata fare un lavoro su misura per ogni persona secondo la sua disabilità, seguendo il motto di Hsa: a ciascuno la sua subacquea". Tra le storiche sub di Amici del Mare, c’è Olivia Battisti. "Io mi sono brevettata tra il 2008 e il 2009 – racconta emozionata –. Quella delle immersioni è stata una delle esperienze più belle della mia vita. Ho incrociato persone piene di professionalità e di cuore. Con l’istruttore si instaura il contatto profondissimo con l’altra persona, è un contatto d’anima".