STEFANIA TOTARO
STEFANIA TOTARO
Cronaca

In difesa dei diritti degli invisibili. Avvocati di strada, una missione: "Al fianco di chi non ha niente"

L’associazione nata nel 2007 a Bologna conta in Italia 60 sportelli e oltre mille professionisti. Dal 2012 l’ufficio di Monza ha gestito un centinaio di pratiche: nostro aiuto indispensabile.

L’associazione nata nel 2007 a Bologna conta in Italia 60 sportelli e oltre mille professionisti. Dal 2012 l’ufficio di Monza ha gestito un centinaio di pratiche: nostro aiuto indispensabile.

L’associazione nata nel 2007 a Bologna conta in Italia 60 sportelli e oltre mille professionisti. Dal 2012 l’ufficio di Monza ha gestito un centinaio di pratiche: nostro aiuto indispensabile.

In tanti sappiamo poco di quello che succede nelle strade che percorriamo ogni giorno, negli angoli dei vicoli della nostra normalità, e quando vediamo un ‘barbone’ dormire per strada, la prima cosa che ci viene in mente è che si tratta di una causa persa. Invece a chiunque potrebbe capitare di diventare un “senza dimora” ma ad aiutare queste persone che hanno perso tutto, partendo dalla residenza, senza la quale si smette di avere dei diritti, a Monza dal 2012 esiste uno sportello dell’associazione Avvocato di strada. L’occasione per tornare a parlarne è stata la presentazione nella sala Maddalena di Monza del libro “Non esistono cause perse. Gli avvocati e la strada” dell’avvocato giuslavorista di Bologna Antonio Mumolo e del giornalista Giuseppe Baldessarro, che racconta le storie di tanti invisibili aiutati a riprendere in mano la loro vita dopo i torti subiti. A organizzare l’evento la coordinatrice dello sportello degli avvocati di strada di Monza, Antonella Cavaiuolo (nella foto con Antonio Mumolo), presente con una delle volontarie, la collega Giulia Fumagalli. Nata nel 2007 a Bologna, l’associazione Avvocato di strada ora conta in tutta Italia 60 sportelli e oltre 1.000 legali. "In strada ci sono persone che, anche per una svolta improvvisa della loro vita, un licenziamento, una guerra oppure un divorzio, sono diventate povere e hanno perso tutto - spiega Antonio Mumolo -. L’aiuto di un avvocato è indispensabile anche solo per ottenere la residenza, madre di tutti i diritti. Senza la residenza non esiste diritto alla casa, al lavoro, alla salute, all’istruzione, al voto". È qui che entrano in scena gli avvocati di strada.

"Oggi siamo lo studio legale più grande d’Italia, nemmeno gli studi di consulenza delle multinazionali hanno più avvocati di noi - aggiunge Antonio Mumolo -. E siamo anche lo studio legale che fattura di meno, praticamente niente. Volontariato puro. Gli utenti non pagano nulla, gli avvocati non guadagnano nulla. Se si vince la causa e la controparte viene condannata a pagare le spese legali, l’avvocato le deve devolvere all’associazione come stabilisce lo statuto". Sono 40mila le pratiche aperte. E tantissime anche le relazioni con altre associazioni del territorio e anche con reti italiane e internazionali che si occupano di senza dimora. In Emilia Romagna, su sollecitazione di Avvocato di strada e di altre associazioni, è stata approvata la legge regionale 29 luglio 2021 n. 10, definita proprio “legge Mumolo”, per garantire con fondi regionali un medico di base alle persone senza dimora e senza residenza. Una legge adottata anche da Puglia, Abruzzo e Liguria all’unanimità. Il 29 novembre 2024 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge 18 novembre 2024, n. 176.

Il provvedimento è finalizzato ad assicurare il diritto all’assistenza sanitaria alle persone senza dimora prive della residenza anagrafica (sul territorio nazionale o all’estero) e soggiornanti regolarmente in Italia. Lo Sportello di Monza ha gestito oltre un centinaio di prese in carico dal 2012 ad oggi, mentre per il 2024 i dati devono essere ancora elaborati. Il bilancio 2025 verrà presentato nell’assemblea nazionale in primavera.