REDAZIONE MONZA BRIANZA

In cella da 2 anni per bancarotta ma a sua insaputa: impugna e vince

Ha ottenuto la revisione del procedimento penale: si difenderà da uomo libero

Da due anni in carcere dopo una condanna del Tribunale di Monza a 3 anni e mezzo di reclusione per bancarotta fraudolenta in un processo di cui lui non è mai stato a conoscenza. Un 50enne di Cosenza è riuscito a ottenere la revisione del procedimento penale dal Tribunale di Brescia, che ha dichiarato la non esecutività della sentenza dei giudici monzesi, restituendo all’imputato la possibilità di impugnarla per avere un nuovo processo e disponendo la sua immediata scarcerazione.

Era l’aprile del 2014 quando è iniziato al Tribunale di Monza il processo per bancarotta fraudolenta nei confronti anche dell’imputato cosentino. A lui però non arrivò alcuna comunicazione sull’avvio del procedimento, notificato a un difensore nominato d’ufficio, che però non era mai riuscito a mettersi in contatto con l’imputato. Impedendogli di fatto di difendersi con la nomina di un avvocato di fiducia o quantomeno di partecipare al dibattimento per rendere la sua versione dei fatti. A sua insaputa l’uomo è stato condannato a 3 anni e mezzo di reclusione e la sentenza è diventata definitiva nel 2019 perché, sempre a causa della sua mancata informazione, non è stato presentato alcun ricorso. Il 50enne l’ha scoperto soltanto quando è stato condotto in carcere da dove, durante i due anni di detenzione, assistito dall’avvocato Emilio Lirangi di Cosenza, ha presentato e vinto il ricorso di revisione del processo.

Stefania Totaro