In bici fino al Vesuvio La sfida di Salvatore Illiano ex postino con la passione del Napoli e del ciclismo

"Cinque tappe per fare 930 chilometri, parteciperò alla festa come 33 anni fa. Mi sono innamorato proprio consegnando le lettere in questa città".

In bici fino al Vesuvio  La sfida di Salvatore Illiano  ex postino con la passione  del Napoli e del ciclismo

In bici fino al Vesuvio La sfida di Salvatore Illiano ex postino con la passione del Napoli e del ciclismo

C’è qualcuno che ha preso maledettamente sul serio le sue due passioni. Quella per la bicicletta e quella per il Calcio Napoli. Si chiama Salvatore Illiano, storico lettore de Il Giorno, moglie, due figlie ed è nato a Monte di Procida 68 anni fa, anche se da più di cinquant’anni (dal 1967) vive a Monza. Arrivato per fare il postino, ha imparato ad andare in bicicletta consegnando le lettere e non ha mai dimenticato la passione per la squadra della sua città natìa.

"E dunque… non potevo mancare alla festa per il prossimo scudetto. E ho deciso che sarò lì".

Ad accompagnarlo, ci sarà Giuseppe Barile da Vimercate (69 anni).

"Lui è pugliese però, ma condivide con me la passione per la bicicletta: facevamo i postini assieme quando ancora si consegnavano le lettere in bici e ci portavano all’Autodromo ad allenarci tutte le settimane".

Dopo 41 anni in servizio, la bici diventò la sua compagna.

"Facevo scampagnate in Brianza alla domenica. Mi tesserai con la mitica società Casati di ciclismo amatoriale, poi dal 1986 passai alla Cicli Piazza".

E il Napoli?

"Cominciai a vederlo da ragazzino, ricordo ancora a memoria la formazione della prima partita che andai a vedere al San Paolo. Del resto, ho sempre amato lo sport e il calcio: non potendo vedere il Napoli, mi abbonavo sia a Inter che al Milan".

Ha già stabilito l’itinerario. "Cinque tappe, 930 chilometri. Strada facendo ci ospiteranno amici e conoscenti. A Napoli troverò una vecchia zia di più di novant’anni e un paio di cugini. Dal 28 maggio al 1° giugno, saremo a Napoli per il venerdì. È l’ultima di campionato: poi scatta la festa. Il sindaco la sta già preparando da mesi. Spero solo che non si facciano prendere troppo la mano, soprattutto con i botti".

Nel 1987 il Napoli vinse il primo scudetto.

"Ricordo la festa, avevano addobbato di azzurro tutti i chilometri della tangenziale, fuori dal cimitero avevano appeso lo striscione con scritto “Cosa vi siete persi”".

Era il riscatto di una città.

"Ricordo cosa successe a Milano: non avrei mai immaginato che noi Napoletani fossimo così tanti, da piazza San Babila a Loreto erano tutti in strada, si ballava lungo corso Buenos Aires".

Il Napoli venne a Monza ad allenarsi e a giocare una partita di campionato.

"Ricordo benissimo, era venuta mezza Brianza a vedere Maradona e i giocatori. E poi, il campo di allenamento, il Monzello, era proprio vicino a casa mia, nelle case dei postini che avevano costruito in via Della Guerrina".

Ora il Monza è in A.

"E sono molto contento, sono simpatizzante, ma il paradosso è che non sarò allo stadio per la gara col Napoli: i biglietti costano troppo...".

Si sta allenando per il viaggio a Napoli?

"Sono appena stato in Sardegna e da Genova sono rientrato a casa in bicicletta. La fatica non mi spaventa".

Dario Crippa