
di Marco Galvani
Dalla Villa Reale alla Reggia di Carditello, in provincia di Caserta. Dall’autodromo di Monza all’ippodromo di Carditello. Un nuovo itinerario cicloturistico di 970 chilometri, sette giorni e otto tappe in cinque regioni. Nel nome di un gemellaggio sottoscritto ieri dal direttore del Consorzio Parco e Villa Giuseppe Distefano e dal direttore della Fondazione Real Sito di Carditello Roberto Formato. Obiettivo: valorizzare le due regge condividendo progetti di marketing territoriale e politiche di inclusione. La carovana partirà oggi con i primi 20 chilometri percorsi lungo il circuito della Formula Uno e proseguirà fino a Maranello per una visita al Museo Ferrari, passando poi per Imola, il Chianti e la Val d’Orcia, la Tuscia e Roma, quindi in direzione sud fino all’ippodromo di Carditello.
Non un luogo a caso. Perché proprio a Carditello fu avviata, per volere di Carlo di Borbone, la selezione e l’allevamento dei cavalli di razza Persano, che si contraddistinguono per eleganza, destrezza, bellezza e velocità. Caratteristiche che spinsero Enzo Ferrari ad associare il cavallino Persano alla casa automobilistica di Maranello. "Con il nuovo percorso da Monza a Caserta – le parole di Formato – rafforziamo il legame con le comunità locali e con la rete dei siti reali, ma soprattutto lanciamo la campagna per promuovere il Real Sito di Carditello e inserire la Carditello Reale (e la Villa di Monza) tra gli itinerari cicloturistici nazionali nel segno del benesse psicofisico dei visitatori e della tutela ambientale. Puntiamo a stimolare l’ecoturismo e ad integrare la nostra offerta culturale. Dove non arrivano budget e leve di marketing, riescono cuore e muscoli perché la cultura inizia proprio dalla passione".
"Questa iniziativa – aggiunge Distefano – rientra pienamente nella nuova filosofia della Reggia di Monza. Da una parte il contatto con la natura e l’utilizzo del Parco per eventi che hanno al centro i temi ambientali, dall’altro il collegamento con le altre ville reali. Crediamo molto nella possibilità di creare un circuito nazionale che metta in rete queste meravigliose realtà di storia, cultura e natura. Non solo, questa iniziativa valorizza un ulteriore tema: quello dello sport. A cui si aggiungerà anche il tema della musica, sull’esempio proprio di quanto già sta facendo Fondazione Real Sito di Carditello".