Il segreto del successo: acrobazie e rete familiare

L’ex sindaca di Bernareggio amministra una Spa ed è mamma di 4 figli. Con 3 ragazzi, la presidente di Fidapa è commercialista e fiscalista

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di Cristina Bertolini

Asili nido doposcuola e babysitter sono strategici, ma gli assi nella manica delle mamme imprenditrici di successo brianzole restano la famiglia, la possibilità di fare squadra con il partner (se c’è) e i nonni che aiutano a tamponare l’imprevisto.

Emerge tra riga e riga, parlando con due donne di successo: Serena Agostini, amministratrice delegata dell’azienda di famiglia (Virma spa), mamma di quattro figli (nel 1995 sindaca di Bernareggio) e Barbara Russo, commercialista, responsabile fiscale dell’azienda di famiglia (Waterjet corporation), consigliera dell’Ordine dei commercialisti, assessora al bilancio, al personale e pari opportunità del Comunedi Lentate e presidente Fidapa Monza e Brianza. "Come si fa impresa al femminile? – dice Serena Agostini – Io faccio impresa al mio meglio, poi ognuna ha la sua storia: noi eravamo tre sorelle e quindi la successione non poteva che essere al femminile". Serena Agostini ricorda di aver comunicato ben quattro volte a suo padre di essere in dolce attesa e di essere sempre stata accolta con un abbraccio. Per questo anche lei tutte le volte che le dipendenti le comunicano lo stato di gravidanza accoglie sempre la lieta notizia. "Nella gestione quotidiana – spiega – mi basta un minimo di preavviso e accetto sempre le richieste di giornate di smart working, come quelle di contratti part-time. Quando si va incontro alle persone, poi loro restituiscono cento volte tanto". Di fronte all’imprevisto ha potuto contare su una sorella pediatra, disponibile in qualsiasi momento, almeno per un consiglio al volo, e poi una mamma “pronto intervento“ in emergenza e un aiuto in casa. Ora ha figli di 21, 20,17 e 14 anni, ma ha provato a sedere nel consiglio di amministrazione di un asilo nido: "Regione Lombardia – prosegue – ha promosso fortemente l’utilizzo dei nidi, permettendo alle mamme di preservare il proprio lavoro".

Le quote rosa, secondo l’imprenditrice, sono state un acceleratore che ha permesso alle donne di dimostrare la propria competenza e efficacia sul lavoro, permettendo loro libertà e indipendenza economica, per sganciarsi da situazioni difficili. Ma ora vanno superate, guardando al valore della persona in quanto tale, uomo o donna che sia".

Sottolinea l’aspetto dell’autostima sul lavoro Barbara Russo: "Le donne mettono intelligenza e cuore nel lavoro che fanno, per questo, devono imparare a osare: cioè a chiedere il giusto compenso per il valore della propria prestazione. In questo gli uomini sono più tassativi. Noi, a parità di mansione e competenze, chiediamo meno e anche il cliente se lo aspetta, ma questo va superato". Fidapa (Federazione donne, arti e professioni) ha rilevato che il gap di stipendio tra donne e uomini si attesta al 17 per cento. "Per sensibilizzare le generazioni future – racconta Barbara Russo - come Fidapa organizziamo l’Equal pay day, incontri con le classi quarte superiori, per diffondere la cultura della parità di genere in particolare nella retribuzione". Anche Barbara Russo ha cresciuto tre figli, ora di 21, 19 e 16 anni, utilizzando asili nido, doposcuola, aiuti in casa e la collaborazione del marito: "In famiglia ci compensiamo – dice – è importante che la donna possa svolgere tutti i ruoli che la realizzano, anche se ovviamente, quando i ragazzi erano più piccoli, ne avevo meno".