Lo avevano detto subito. E adesso lo hanno messo in pratica. Le ex ‘Farfalle“ Anna Basta e Nina Corradini, insieme all’Associazione ChangeTheGame, hanno presentato una segnalazione alla Procura Generale del Coni, alla Commissione Federale di Garanzia della Federginnastica e alla Procura Federale della Federginnastica, per chiedere la riapertura delle indagini sul caso che ha coinvolto le allenatrici Emanuela Maccarani – anche direttrice tecnica dell’Accademia di Desio – e la sua assistente Olga Tishina, accusate di abusi psicologici.
Un presunto sistema fatto di violenza fisiche e psicologiche utilizzato dallo staff tecnico pur di ottenere risultati sportivi a dispetto delle giovani ginnaste. "Insulti, pesature reiterate, espressioni offensive riferite alle caratteristiche fisiche, umiliazioni e interventi diretti sul cibo durante la consumazione dei pasti". Ma la ginnastica può insegnare tante cose, fra cui quella di non mollare mai. Anche se l’inchiesta penale e sportiva si era conclusa con un sostanziale nulla di fatto, le due ex atlete che con le loro denunce avevano sollevato il polverone non intendono arrendersi.
La giustizia federale aveva concluso le indagini con un’ammonizione per la Maccarani, mentre il procedimento penale aveva portato alla richiesta di archiviazione dell’agosto scorso presentata dalla procura di Monza (che secondo i legali delle ginnaste presenta però elementi di novità tali da poter riaprire il caso sul piano sportivo). "La giustizia ci è stata rubata fin dall’inizio - ha detto Anna Basta, l’ex Farfalla bolognese di 23 anni tra le prime a scoperchiare il pentolone -. Parliamo di un sistema che ha ignorato centinaia di voci, dandoci delle imbroglione, quando bastava semplicemente prestare attenzione, fare un pò di silenzio, e ascoltare".
E aveva anche aggiunto, appena venuta a conoscenza delle motivazioni della sentenza: "come si può giustificare un abuso dietro “l’eccessivo affetto“? È come se in un rapporto violento di coppia si potesse ancora giustificare il partner aggressivo per l’eccessivo amore". Quindi, la promessa: "Continuerò ad essere presente ed a espormi per dare speranza a tutti quei ragazzi e ragazze che coltivano dei sogni". Nina Corradini, la 21enne romana che aveva auspicato che le proprie parole potessero servire "a cambiare il mondo", ha ora specificato che la denuncia non è frutto "di invidia o per ricerca di visibilità", ma "perché è nostra responsabilità e responsabilità di tutti, far sì che questo non accada più e che lo sport torni ad essere motivo solo di gioia e adrenalina". La segnalazione annunciata ieri a Roma a Palazzo Grazioli è a carico di Emanuela Maccarani, del Presidente della Fgi Gherardo Tecchi e del Procuratore Federale Michele Rossetti, con la richiesta di una sospensione cautelare in attesa dell’eventuale riapertura di nuove indagini.