GIULIANO MARIA GALIMBERTI
Cronaca

Il ribaltone di Desio. Carlo Moscatelli vince al primo turno: "Cambieremo la città"

Fermato a poche schede dal ballottaggio l’ex vicesindaco Andrea Villa che ha pagato il timore di una continuità con la Giunta mandata a casa. Alle urne si è recato solo il 47,11% degli aventi diritto, il dato più basso della storia.

Il ribaltone è servito. Al termine di una campagna elettorale imprevista, dopo lo scioglimento improvviso del Consiglio comunale nel mese di gennaio, la città decide di cambiare ancora: con Carlo Moscatelli il centrosinistra prende di nuovo in mano le chiavi del municipio. Conquista la città più grande andata al voto in questo weekend in Lombardia. Un voto prevedibile nel risultato, ma di certo non nelle proporzioni: Moscatelli ha vinto direttamente al primo turno con il 50,6 per cento dei voti. Dati ufficiosi, che possono essere stati ritoccati di un decimale (al rialzo o al ribasso) nella notte, ma la sostanza non cambia. Troppo netto il divario rispetto ad Andrea Villa (attorno al 41 per cento), candidato del centrodestra e, soprattutto, voti decisamente sopra la quota del 50 per cento che poteva determinare l’eventuale ballottaggio.

Briciole per Iaia Piumatti (la candidata di Desio Bene Comune, lista che riuniva la Sinistra per Desio e il Movimento 5 Stelle) e per Alessio Alberti (candidato del centro con Desio Popolare, Azione, Partito Repubblicano). Il voto, dunque, consegna in un colpo solo due verdetti. Il primo è davvero brutto: ai desiani non interessa minimamente decidere chi li governerà. Alle urne, questa volta, si è recato il 47,11 per cento degli aventi diritto. Il dato più basso nella storia elettorale di Desio, ancora inferiore al 49,92 per cento delle ultime amministrative. A 53 elettori su 100, insomma, l’idea del voto non ha detto proprio nulla. Chi ha deciso di andare al voto, invece, ha preferito voltare pagina. Andrea Villa, candidato del centrodestra, di sicuro ha pagato le conseguenze dello scioglimento del Consiglio comunale. Lui, del resto, non solo rappresentava quel centrodestra che non è riuscito ad arrivare alla fine del mandato, ma nella giunta uscente era addirittura il vicesindaco. Rappresentava insomma la continuità. E per molti questo è stato sufficiente per mettere la croce sul nome dell’avversario nel segreto dell’urna.

All’inizio dello scrutinio i giochi sembravano decisamente aperti. Tutto stando ai dati ufficiosi. Nella sede elettorale del centrosinistra, allestita alla Pro Desio, i dati però arrivavano tutto sommato velocemente. E, per molto tempo, indicavano un margine per Moscatelli di circa 400 voti. Lui attorno al 47-48 per cento, Villa di poco superiore al 42 per cento. C’era tanta soddisfazione in sala, ma anche rammarico per un colpaccio mancato subito al primo turno. Un po’ di timore quando sono arrivati i dati della sezione 30, decisamente superiore al centrodestra che ricuciva un po’ lo strappo. Ma le notizie immediatamente successive ristabilivano le giuste distanze. Con la sezione 28 il primo strappo: Moscatelli al 48,7 per cento, salito poco più tardi al 48,9 per cento. Sembrava il massimo possibile. "Aspetto a rilasciare dichiarazioni – commentava Moscatelli a otto sezioni dal termine –. Non è ancora finita. Convinto di poter vincere al primo turno? A questo punto sì, certamente". Ha avuto ragione lui: in un colpo solo sono arrivati i numeri dalle sezioni favorevoli al centrosinistra, balzato oltre il 49 per cento e in continua ascesa. A due sezioni dal termine Moscatelli guardava il monitor scoprendo di essere al 49,9 per cento. Poi di nuovo due sezioni e il boato finale: 50,6 per cento e, secondo i dati del centrosinistra, un vantaggio di oltre 1.400 preferenze su Villa. Cori alla Pro Desio, abbracci e selfie. "Ora abbiamo l’opportunità di cambiare la città", il primo commento a caldo del vincitore.

Per Moscatelli, in quell’euforia, difficile anche poter pronunciare due parole di ringraziamento per tutti. In attesa dei dati ufficiali, precisi alla virgola, una considerazione non può passare inosservata. Il progetto del Polo Civico è stato determinante. Infatti con i voti del Polo Civico è stato neutralizzato il valore di Fratelli d’Italia nel centrodestra. La Lega è arrivata a circa il 16 per cento dei consensi, il Partito Democratico a circa il 27 per cento. Ora la scommessa sarà tenere insieme persone di provenienza diversa (ex Fratelli d’Italia insieme ai dem). Moscatelli, uomo del dialogo e della mediazione, ha le caratteristiche per riuscire anche in questo compito.