Il registratore è guasto Salta il processo Bames

Tensioni nell’auditorium della Provincia all’udienza per bancarotta fraudolenta. Gli ex lavoratori: "Dieci anni di rinvii, la prossima volta l’impianto lo portiamo noi"

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"La nostra storia dura da 10 anni e dal 2016 attendiamo giustizia. Stiamo aspettando da troppo e ci sono stati troppi rinvii". Gli ex lavoratori di Bames, da sempre presenti in presidio, ieri non ce l’hanno fatta a restare indifferenti alla notizia che il ‘loro’ processo non si poteva fare perché non funzionava l’impianto di registrazione delle testimonianze nell’aula messa a disposizione del Tribunale di Monza dalla Provincia in via Grigna. Si sono avvicinati al collegio dei giudici e hanno chiesto e ottenuto di fare verbalizzare le loro rimostranze.

"Siamo disposti a venire noi alla prossima udienza con megafono e registratore pur di proseguire", hanno ironicamente commentato gli ex dipendenti, riferendosi al fatto che da tempo, in quell’auditorium, anche quando funziona l’impianto usato dal fonico, non si riesce a collegarlo anche all’audio della stanza e si fatica a sentire gli interventi delle parti. Il prossimo appuntamento è comunque slittato a marzo. Alla sbarra sette imputati per la presunta bancarotta fraudolenta di Bames-Sem, l’ex Ibm poi Celestica fiore all’occhiello della Silicon Valley brianzola e finita invece per chiudere i battenti nel 2013 lasciando a casa 850 dipendenti. L’accusa è a vario titolo di avere dissipato i beni milionari della Bames approfittando di un, considerato fittizio, progetto di reindustrializzazione che avrebbe dovuto avere come obiettivo proprio la salvaguardia dei posti di lavoro. Accuse negate dagli imputati.

S.T.