Il pronto soccorso sotto i ferri "Disagi per un servizio migliore"

Il pronto soccorso sotto i ferri  "Disagi per un servizio migliore"

Il pronto soccorso sotto i ferri "Disagi per un servizio migliore"

A Carate era stato necessario chiudere, a Vimercate, invece, il pronto soccorso non si fermerà: medici e infermieri continueranno a lavorare gomito a gomito con gli operai. Dal domani al 29 maggio nelle stanze dedicate all’emergenza in città ci sarà un cantiere, "lavori necessari per l’aggiornamento degli impianti e il restyling degli spazi", spiega la direzione. Le opere riguardano alcune sale interne, una porzione dell’ambito dedicato all’osservazione breve e una parte dell’attesa. Inevitabili disagi per i pazienti "dei quali ci scusiamo in anticipo, ma l’intervento è necessario per migliorare la qualità del servizio". Al pronto soccorso di via Cosma e Damiano arrivano ogni giorno 200 persone in media, numeri record tornati ai livelli pre-Covid già dalla fine della seconda ondata del virus. Una crescita progressiva dopo il calo fisiologico registrato durante i mesi più bui della pandemia, ma gli accessi erano sempre più di 100 al giorno anche allora. Impossibile per Vimercate interrompere il flusso, "troppo ampio il bacino d’utenza", da qui la decisione di ammodernare a tappe.

Una strategia suggerita anche dall’esperienza di Carate, dove lo stop di un paio di mesi, un anno e mezzo fa, aveva dirottato i malati su Desio con inevitabile sovraffollamento, ma le opere erano state decisamente più impegnative: lì il pronto soccorso era stato completamente rifatto. In questo caso i lavori "hanno durata limitata".

Bar.Cal.