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Il parlamentino salta per la quinta volta, è crisi di maggioranza

Crisi istituzionale a Desio: mancanza del numero legale al Consiglio comunale per la quinta volta. La maggioranza di centrodestra sotto accusa.

Il parlamentino salta per la quinta volta, è crisi di maggioranza

Le forze di minoranza in Consiglio comunale molto critiche nei confronti della paralisi dei lavori per le continue sedute andate a vuoto

Una vera e propria crisi istituzionale quella che si sta registrando a Desio. Con tutta probabilità figlia di grossi problemi all’interno della maggioranza di centrodestra che governa la città. Giovedì sera la seduta di Consiglio comunale prevista è saltata per la mancanza del numero legale viste le assenze, in questo caso, in casa Lega. Qualcosa di fisiologico, che può capitare, una volta, magari due. Ma in questo caso siamo alla quinta replica, con un teatrino non certo esemplare per il parlamentino locale, i cui lavori sono quasi paralizzati da mesi. Ancora una volta, al momento della conta, non si è raggiunto il numero sufficiente per dare il via ai lavori, anche perchè il centrosinistra di fronte ai molti banchi vuoti dall’altra parte della barricata ha preferito alzarsi e uscire. La seduta è stata quindi rinviata. Solo pochi giorni prima la seduta del 25 novembre, anch’essa programmata per tempo, era stata invece cancellata sul fil di sirena, "per la concomitanza con un altro impegno importante" al quale l’amministrazione ha deciso di partecipare. "E anche stasera la maggioranza del sindaco Gargiulo ha fatto mancare il numero legale. Metà Lega assente. È serietà questa? I consiglieri di minoranza invece, come sempre, presenti". La capogruppo del Pd Jennifer Moro ha sottolineato la ripetitività dello scenario: "È la quinta volta in tre anni. La maggioranza non c’è alla presentazione del bilancio. Un’Amministrazione che non è in grado di garantire la presenza del numero minimo di consiglieri necessari per approvare i propri atti è un’Amministrazione che non può governare". La chiosa è arrivata dal consigliere Angelo Paola: "È proprio un brutto spettacolo. A questo punto forse sarebbe il caso di andare a casa e ridare la parola ai cittadini". Una situazione sempre più complicata che in questo momento non vede prese di posizione ufficiali da parte della maggioranza.

Alessandro Crisafulli