Il Golf Club Villa Paradiso oggi è una delle eccellenze nel panorama italiano. A Cornate d’Adda, immerso nel Parco naturale dell’Adda, il circolo si estende su 80 ettari. Ideato agli inizi degli anni Novanta grazie alla visione dell’ingegner Aldo Valtellina, ha avuto però una storia travagliata. Disegnato da Franco Piras ha aperto i battenti nel 2001 ricevendo subito il riconoscimento quale miglior campo di nuova costruzione. Parallelamente agli elogi, sono arrivati impedimenti burocratici che ne hanno minato lo sviluppo. L’idea di farne un polo turistico, data la posizione strategica a soli 20 minuti da Milano e da Bergamo, è così naufragata anche a causa di problemi economici che ne hanno decretato il fallimento. La visione di Aldo Valtellina però non è morta e con essa neppure il club che, nel novembre 2019, è stato preso in gestione dal Gruppo Colombo (CO.GE.FIN.), già proprietario del Golf Brianza (18 buche) e Golf Camuzzago (9 buche), che ne ha rilevato la proprietà l’anno successivo. La rinascita del circolo è coincisa tanto sotto l’aspetto strutturale quanto quello gestionale. Roberto Zappa, professionista con trascorsi sul Tour e commissario tecnico della squadra nazionale femminile, è diventato una delle figure chiave del rilancio: "Il Golf Club Villa Paradiso è stato ideato sin dalle origini per ospitare allenamenti e manifestazioni di alto livello. Da quando il gruppo Colombo lo ha rilevato, nel 2020, i lavori di ristrutturazione sono stati principalmente indirizzati a riportare il percorso e le strutture per l’allenamento al livello iniziale". La ristrutturazione ha richiamato tanto l’attenzione delle aziende che scelgono il golf per i propri team working, quanto degli addetti ai lavori.
"Sia le Nazionali guidate da Massimo Scarpa e Diana Luna sia quella del sottoscritto hanno disputato diverse sessioni d’allenamento – racconta Zappa –. La facilità di raggiungimento, la completezza delle strutture e l’ottima condizione di manutenzione hanno garantito un riscontro eccellente e la piena soddisfazione di atleti e staff". Le 18 buche par 72 di oltre 6.200 metri si sviluppano in un’oasi di pace e tranquillità, dove regna una perfetta sinergia tra sport e natura. Il percorso permette di allenare qualsiasi tipologia di colpo e i green sono di difficile interpretazione, ben manutenuti e perfetti per l’allenamento in previsione delle gare sui tour. È possibile trovarsi a praticare a fianco a un giocatore del tour o di un neofita, a una persona normodotata o diversamente abile, un ragazzino o un anziano di qualsiasi ceto sociale. "Il rilancio del club ha da subito riportato l’attenzione dei migliori giocatori della zona e non solo. Alcuni tra i professionisti italiani come Matteo Manassero e Lorenzo Scalise hanno scelto il percorso di Cornate per preparare con regolarità i loro impegni agonistici – prosegue Zappa –. Ora il Championship Course potrebbe ospitare un evento internazionale di alto livello".