CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Il mercato che rende liberi. In mostra i lavori artigianali preparati dai detenuti

Braccialetti, portachiavi, portadocumenti, portaocchiali, bracciali, borse, zaini e giubbotti. Tutto fatto nei laboratori del carcere con materiali di scarto anche delle griffe del lusso.

Il mercato che rende liberi. In mostra i lavori artigianali preparati dai detenuti

Braccialetti, portachiavi, portadocumenti, portaocchiali, bracciali, borse, zaini e giubbotti. Tutto fatto nei laboratori del carcere con materiali di scarto anche delle griffe del lusso.

Le pelli scartate da Gucci diventano braccialetti, portachiavi, portadocumenti, portaocchiali, bracciali, borse, zaini e giubbotti. Materiale di scarto, destinato alla discarica, viene recuperato creando pezzi “unici“, come uniche le persone riabilitate al lavoro nei laboratori di pelletteria, sartoria, falegnameria, bigiotteria del carcere di Sanquirico a Monza. Tutto in collaborazione con l’associazione “Catena in Movimento“, il Patrocinio del Ministero della Giustizia, Provincia e Comune di Monza, e il sostegno del Dipartimento amministrazione penitenziaria. Ieri un’ala del carcere è stata allestita a mercato, con tanto di bancarelle, per presentare la Mostra mercato in. Circa 70 detenuti/artigiani, impegnati da mesi nella preparazione, hanno esposto e venduto i loro manufatti realizzati nei laboratori del carcere. Alcuni di questi oggetti sono stati pre-lavorati nel laboratorio di Catena in Movimento a Trezzano sul Naviglio da alcuni detenuti in articolo 21 O.P. già assunti, per poi essere assemblati e rifiniti in carcere. Ultimo nato, il laboratorio di pasticceria: “Manette in pasta“ che ieri ha presentato i suoi primi prodotti da forno. "Vogliamo promuovere l’inclusione sociale e lavorativa dei detenuti - commenta Cristian Loor Loor, ideatore dell’associazione - avvicinando la cittadinanza alla realtà carceraria attraverso il lavoro artigianale. “in“ si propone di abbattere le barriere che separano la cittadinanza dalla popolazione detenuta".

La direttrice Cosima Buccoliero ha visto nascere Catena in Movimento nel 2017, dal carcere di Bollate, dove era vicedirettrice. Quindi anche a Monza ha promosso i laboratori e la collaborazione con l’associazione, coinvolgendo un gran numero di detenuti. L’evento è stato accolto con grande interesse dalla città: circa 500 i visitatori durante la giornata e tanti gli articoli venduti. Alcuni poi, si portano a casa un “pezzetto“ di Casa della Poesia di Monza: in occasione di in è stata presentata una capsule collection della linea di accessori “Poetica Bag“ con il marchio AC. Si tratta di una borsa da donna, all’interno versi della poetessa Antonetta Carrabs, ideatrice del progetto. Il ricavato delle vendite dei manufatti sarà utilizzato per creare nuovi posti di lavoro per i detenuti e per l’acquisto di beni di uso comune nel carcere.