REDAZIONE MONZA BRIANZA

Il medico degli ultimi. Antonio e il mal d’Africa

L’ortopedico di Seregno ha dedicato tutte le sue energie ai poveri del Kenya

Il dottor Antonio Melotto con i pazienti

Il dottor Antonio Melotto con i pazienti

Un Natale veramente speciale per Antonio Melotto, l’ortopedico brianzolo che da oltre trent’anni presta volontariato in Kenya prendendosi cura in modo particolare dei bambini affetti da malformazioni agli arti inferiori. Ritornato nei giorni scorsi in Italia il conosciutissimo medico che prima della pensione ha lavorato nei presidi ospedaliueri di Carate e Giussano ha raccontato quanto gli era accaduto propro alla vigilia di Natale: "Mi è stato portato al pronto soccorso un neonato che era stato ritrovato qualche ora prima in un cassonetto nei pressi del Neema Hospital di Nairobi abbandonato dalla madre presumibilmente per le evidenti malformazioni ai piedi. Dopo essere stato rianimato siamo riusciti a effettuare un primo intervento per eliminare questo problema applicando successivamente dei tutori che il bambino dovrà tenere per alcuni mesi. Lo abbiamo chiamato Geremy e per me si è trattata di una vera propria favola di Natale". Melotto è uno dei tanti medici impegnati a portare avanti progetti sanitari nei Paesi più poveri del mondo, dove si diffondono epidemie e malattie endemiche che falcidiano le popolazioni. Medici volontari che, rimboccandosi le maniche e utilizzando spesso i propri quattrini, riescono a tamponare situazioni sanitarie veramente precarie. "Con Gianfranco Morino e altri medici volontari - ha aggiunto Melotto, 70 anni sposato e padre dui due figli - abbiamo dato vita all’associazione World Friends, una onlus che si ispira ai valori della solidarietà e della giustizia. Cooperiamo con istituzioni africane ed europee nella creazione di un ponte ideale tra nord e sud del mondo, luogo di incontro, scambio e sviluppo, favorendo la graduale autonomia dei progetti.

Ci impegniamo ad assicurare un alto contributo tecnico e professionale da parte delle persone e delle istituzioni specializzate nei diversi settori operativi: la professionalità è considerata una regola deontologica fondamentale".

Ogni volta che Antonio Melotto ritorna a Nairobi trova decine di persone che lo aspettano per farsi operare: "Impossibile pensare di non tornare più quando hai incrociato gli occhi di questa gente. Le condizioni igienico sanitarie non sono certo le migliori. Il grosso problemaè l’Aids, un vero flagello difficile da combattere per la mancanza di una minima profilassi soprattutto nelle zone più decentrate dove molti villaggi sono stati interamente contaminati". Durante la sua permanenza a Nairobi, Melotto effettua interventi mirati soprattutto a correggere malformazioni e ricomporre fratture, a sistemare piedi torti e articolazioni: "Qui c’è veramente bisogno di tutti e di tutto".

Gigi Baj