FABIO LUONGO
Cronaca

Il medico candidato promette: cura ricostituente per Vedano

Il capogruppo dell’opposizione Marco Merlini guida il centrodestra, obiettivo il ribaltone dopo 25 anni

di Fabio Luongo

Un medico di famiglia per curare il paese. Sarà il 56enne Marco Merlini il candidato sindaco di Progetto Vedano alle elezioni d’autunno.

Attuale capogruppo dell’opposizione in consiglio comunale, conosciuto per il suo lavoro come medico di base e con un impegno politico di lunga data, sarà proprio lui a guidare la lista civica che guarda all’area del centrodestra.

Obiettivo dichiarato, strappare dopo 25 anni la conduzione dell’amministrazione locale al centrosinistra di Lista per Vedano, segnando una rottura nella gestione del paese.

La candidatura di Merlini è stata ufficializzata ieri mattina, anche se il suo nome era nell’aria già da qualche tempo.

Dovrà vedersela con il 41enne Pietro Rossi, odierno vicesindaco, che sarà l’alfiere di Lista per Vedano.

Al momento sono questi i due candidati in campo per la carica di primo cittadino.

Nato e cresciuto a Vedano, sposato, con tre figli, Merlini è medico di famiglia dal 1998, è impegnato in ambito sportivo e sociale ed è entrato in consiglio comunale per la prima volta nel 1990. Dal 2016 è capogruppo della coalizione di centrodestra Noi per Vedano.

Anche in caso di vittoria alle elezioni continuerà a svolgere il suo ruolo di dottore. La squadra di Progetto Vedano sarà presentata a settembre.

"Vogliamo dare nuova luce vitale al territorio che tutti amiamo - spiega Merlini - e che per 15 anni è stato anestetizzato da programmi stantii e promesse mai realizzate".

"Vedano è stato maltrattato negli ultimi anni e quindi la mia idea è quella di cercare di portare al paese più cura", sottolinea, promettendo "una cura d’urto che porti alla rinascita, una cura ricostituente".

Tra i problemi da risolvere la riqualificazione della zona centrale di via Santo Stefano, da anni transennata dalle impalcature; il restyling dello Stadio Parco, da acquisire e risistemare; il Polo Culturale e il suo progetto "fatto senza che siano stati previsti parcheggi".