Il Masterplan dei desideri Parco e Villa Reale “corteggiano“ Milano Sognando l’Unesco

Il piano di rilancio punta a sfruttare l’influenza turistica e culturale del capoluogo. E la reggia si vuole candidare a diventare "sede di una grande istituzione europea".

Il Masterplan dei desideri  Parco e Villa Reale  “corteggiano“ Milano  Sognando l’Unesco

Il Masterplan dei desideri Parco e Villa Reale “corteggiano“ Milano Sognando l’Unesco

di Martino Agostoni

MONZA

Far entrare la Villa Reale e il Parco nell’area di influenza turistica e culturale di Milano. E per questo l’arrivo della metropolitana M5 è indispensabile, ma non sufficiente. Bisogna anche realizzare un “sistema“ attrattivo dell’intera Brianza che abbia come base la rete delle Ville di Delizia. E poi si può guardare anche alla platea internazionale tornado a lavorare per riuscire a entrare nella lista del patrimonio dell’Unesco oppure per dare sede nella reggia a una grande istituzione europea, come l’Agenzia europea per i Beni culturali. Il Masterplan per dare un futuro adeguato al valore storico, architettonico e naturalistico del complesso monumentale di Parco e Villa Reale parte da lì.

Non è un compito facile. Perché negli oltre 2 secoli e mezzo di storia e nelle varie aree che compongono i 720 ettari di Parco si sono sovrapposte diverse identità spesso in contraddizione: dalla reggia voluta dagli Asburgo e poi usata dai loro nemici francesi di Napoleone, dall’essere un luogo iscritto tra i Beni culturali e quindi soggetto a certe leggi a essere anche un ambiente riconosciuto come Patrimonio naturalistico a sua volta sottoposto ad altre norme, dalla necessità di dover essere curato e tutelato a quella di poter essere frequentato e usato. Tante dualità che con il Masterplan dovrebbero diventare binomi, facendo convivere le "componenti naturali, storiche e culturali – scrivono i professionisti nel Masterplan – in grado di conservare attivamente il complesso monumentale attirando attenzione ed ulteriori risorse in misura tale da ripristinarne l’originario prestigio di rango europeo". Conservare e allo stesso tempo valorizzare. Come al Central Park di New York che "pur essendo di dimensioni pari alla metà del nostro, riceve una frequentazione di visitatori 10 volte superiore".

La valorizzazione del complesso monzese per il Masterplan comunque parte dall’allargamento del bacino di influenza e di utenza alla scala metropolitana milanese "da considerare, in termini di crescita complessiva, alla stregua di altre risorse come l’area Expo 2015", si legge. Ma assieme alla polarizzazione su Milano vengono richieste anche strategie integrate e azioni innovative tra Brianza e Città Metropolitana per una crescita locale dell’offerta turistica e ricettiva. Gli altri elementi di valorizzazione da attuare, anche con l’obiettivo di ricevere attenzione internazionale, sono il recupero e la conservazione del complesso monumentale e paesaggistico, e strategie di comunicazione e marketing che facciano leva su elementi di prestigio già presenti, tra cui anche la Corona Ferrea custodita a Monza, oppure puntare sul riconoscimento Unesco o candidare la reggia a ospitare un’Agenzia europea come quella per i Beni culturali.