
di Gualfrido Galimberti
Una storia nata quasi per caso, ma anche un successo che è stato poi costruito con impegno, passione e competenza giorno dopo giorno: la pasticceria La Genuina oggi è diventata la regina delle sfoglie. Ma è anche una realtà artigianale capace di espandere il suo raggio d’azione in tutto il nord Italia e fino alla Toscana. Con loro i turisti stranieri si fanno una bella idea della colazione italiana, visto che i prodotti de La Genuina sono largamente diffusi nella zona del lago di Garda e nella parte più nordorientale del Mare Adriatico, da Jesolo a Grado. Senza dimenticare che nel laboratorio studiano anche tanti aspiranti pasticcieri. Che entrano nella brigata con un patto: se si diplomano saranno assunti, altrimenti possono dimenticarsi il grembiule.
"A fare nascere l’attività – racconta Carlo Bonotto – è stato mio suocero Carlo Longoni. Lui lavorava già come pasticciere in un’altra realtà, nel 1978 ha deciso di mettersi in proprio a Limbiate. Io da lui sono arrivato per caso. Facevo altro nella vita. Lui mi aveva proposto di dargli una mano in attesa di trovare quello che volevo. Com’è finita? Mi sono appassionato e sono ancora qui". Con una forza lavoro convinta in più, ma anche con capacità di guardare un po’ più in là, negli anni ‘90 arriva il desiderio di ingrandire l’attività. Servono nuovi spazi: inevitabile il trasloco. "Siamo arrivati a Bovisio – racconta Bonotto – qui in via Padre Monti, in quello che in precedenza era stato anche un cinema. Posizione ideale: vicino alla superstrada, ma anche a due passi dalla chiesa per aprire un nostro punto vendita". La produzione è così passata da quella strettamente conto terzi alla vendita in proprio: "Qui l’estate è di lavoro, altro che riposo. Momenti morti nell’anno non ne abbiamo proprio". Nella pasticceria c’è anche Rita, la moglie del fondatore, così come la figlia Viviana, moglie di Bonotto. Lei, nella divisione di compiti, è anche l’artista del gruppo con i prodotti di cake design. Per la famiglia, però, da poco tempo c’è anche un ulteriore motivo di soddisfazione: nell’attività si è inserito anche il giovane Daniele. Siamo alla terza generazione, sta portando a sua volta entusiasmo e idee nuove. "Desideri? Tanti – commenta Bonotto –. Se avessi la bacchetta magica darei una risposta: entrare sempre di più nella grande distribuzione. Un po’ di valutazioni le abbiamo anche fatte, a oggi non è stata presa alcuna decisione. Di certo rappresenterebbe uno zoccolo duro importante. Questo, naturalmente, comporta non solo la scelta di aprire a un nuovo settore, ma anche ci costringerebbe ad allargarci. Questi spazi, che ai tempi erano quelli giusti per espandere l’attività, negli anni sono diventati piccoli. Serve una nuova sede. Anche in questo caso non posso dire che ci stiamo guardando attorno, ma il pensiero è ricorrente".
La forza lavoro, invece, non manca. Qui sono tutti motivati. Se qualcuno pensa di arrivare svogliato, si accorge subito che deve cambiare registro. Non certo per la cattiveria dei titolari: tutt’altro, sono persone squisite. Oltre a pensare a fare bene i dolci, però, tengono molto anche al futuro dei ragazzi che fanno il loro ingresso in azienda. Già più volte hanno stretto un patto con i ragazzi che hanno bussato alla loro porta: per quanto bravi e promettenti, sì all’assunzione, ma solo se completano gli studi. Questa attenzione per le persone è l’ingrediente umano che non si vede, ma che contribuisce a rendere grande La Genuina".