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Il dono del viceré alla moglie Amalia usato come magazzino dopo la morte di Umberto I

MONZA Il Teatrino della Villa Reale è un vero e proprio teatro di Corte, realizzato nel 1807, in pieno periodo napoleonico,...

Il dono del viceré alla moglie Amalia usato come magazzino dopo la morte di Umberto I

Il Teatrino della Villa Reale è un vero e proprio teatro di Corte, realizzato nel 1807, in pieno periodo napoleonico, per volere del viceré Eugenio di Beauharnais e soprattutto della moglie Augusta di Baviera, donna amante della cultura, che lo pensò, seguendo la consuetudine delle grandi residenze regali, come integrazione al complesso della Villa, tenendo fede a tutti i canoni costruttivi e gli stilemi artistici tipici dell’epoca.

Di piccole dimensioni - circa 85 posti - vanta un palcoscenico in legno e un fondale di scena con soggetto mitologico, una scena boschiva di Bacco fanciullo a cavallo di una capretta, dipinto da Andrea Appiani. Nel lato opposto al palcoscenico sono situati la balconata e il palchetto reale, il quale, insieme con le pareti, è interamente affrescato con decorazioni floreali, maschere e strumenti musicali in stile neoclassico, dalla fine e delicata mano di Giovanni Perego. Il Teatrino nacque per rimpiazzare il teatro separato che realizzò nel 1778 il Piermarini sull’allora piazza del Mercato (l’attuale via Antonio Passerini), che fu distrutto da un incendio nel 1802. Ad essere incaricato del progetto fu Luigi Canonica, suo allievo, con il compito di realizzare un teatro di rappresentanza in un piccolo spazio. L’ambiente a disposizione era quello adibito in origine alle cucine della Reggia, di cui i restauratori hanno trovato ancora oggi piastrelle e addirittura vasche. A lungo fu animato da spettacoli musicali ed esibizioni sceniche per poi cadere in un infausto destino: alla chiusura della Villa dopo l’assassinio del re Umberto I, fu usato come magazzino. Una parziale riscoperta fu nel 1923, quando in occasione della prima Biennale di Arti Decorative di Monza divenne luogo espositivo, ma già dal 1930, insieme all’intera Villa Reale, entrò in una fase di lenta ma inesorabile decadenza. Il primo importante restauro fu del 1975, anche se il più significativo resta l’attuale iniziato nel 2021.

La qualità dell’acustica è eccellente, garantita dalla controsoffittatura in legno intonacato che funge da cassa di risonanza. Sotto il palcoscenico - sopraelevato per offrire agli spettatori la migliore visibilità - sono tuttora conservati i meccanismi originali per il cambio delle scene.

A.S.