Il don e la predica ai baby vandali del presepe

Una lettera aperta di don Maurizio Tremolada ai responsabili del danneggiamento del presepe allestito davanti alla parrocchia Ss. Pietro e Paolo: un invito a riconoscere la fede e a rispettare le cose altrui, prima che le forze dell'ordine aiutino a capire i reati commessi.

Il don e la predica ai baby vandali del presepe

Il don e la predica ai baby vandali del presepe

Non c’è pace per il presepe allestito sul sagrato davanti alla parrocchia Ss. Pietro e Paolo. A darne notizia è il responsabile della Comunità pastorale don Maurizio Tremolada: prima la pecora, tanto che il sacerdote sui social aveva scritto "Un noto proverbio dice Chi rompe paga e i cocci sono suoi, invito le (poco) gentili fanciulle che stanotte hanno distrutto una pecora del presepe a pagare il danno (125 euro) e a ritirare i cocci...". Poi la statua di Gesù Bambino. Agli autori una lettera aperta del don: "Scrivo a te che hai preso una pecora dal presepe e l’hai distrutta, scrivo a te che stanotte hai mandato in frantumi la statua di Gesù Bambino, a te che non sai come divertirti senza devastare o devastarti, a te che magari fai uso di droghe o bevi esageratamente scrivo a te per chiederti scusa. Ti chiedo scusa se non siamo ancora riusciti a farti capire cosa sia il rispetto delle cose altrui. Ti chiedo scusa perché non ti abbiamo educato a riconoscere nei segni religiosi la nostra fede. Sei stato ripreso da tre telecamere ad alta definizione e presto le forze dell’ordine ti aiuteranno a capire i reati che hai commesso con il tuo gesto (danneggiamento, furto, vilipendio della religione…); sei ancora in tempo a rimediare, ti aspetto".

Veronica Todaro