Il “docufilm“ sul degrado a Desio. I video nel cimitero dei tram scoprono il rifugio di disperati

Si moltiplicano le incursioni abusive di esploratori urbani nel deposito abbandonato da 12 anni. Ma l’ultimo blitz porta alla luce una situazione a rischio: trovati cibo, vestiti e giaciglio di fortuna.

Il “docufilm“ sul degrado  I video nel cimitero dei tram  scoprono il rifugio di disperati

Il “docufilm“ sul degrado I video nel cimitero dei tram scoprono il rifugio di disperati

Una meta cult per i video-esploratori a caccia di emozioni e pericoli. Ecco cosa sta sempre più diventando l’ex deposito Atm di Desio, abbandonato da ormai dodici anni. Negli ultimi mesi, infatti, probabilmente con un tam-tam tra gli appassionati del genere si sono moltiplicate le incursioni abusive di videomaker all’interno del maxi comparto di corso Italia, “il cimitero dei tram“, come è stato ribattezzato proprio da uno degli specialisti. Blitz con telecamere, GoPro, persino droni per testimoniare quel che resta del grande deposito e delle decine di vecchi tram ancora abbandonati all’interno, tutti devastati da vandali e predoni, molti arrugginiti, alcuni dati alle fiamme. E nell’ultimo video-reportage messo online da due giovani, ecco la sorpresa, fin qui inedita: nella palazzina dell’officina, al piano superiore, ecco spuntare chiari resti di insediamenti umani, a testimonianza del fatto che alcune persone senzatetto hanno trovato rifugio (e forse ancora lo trovano) all’interno dell’area. Un giaciglio, indumenti, resti di cibo e persino alcuni vasi che molto probabilmente contenevano delle piante, non si sa di quale genere. "Qui chiaramente viveva qualcuno", raccontano i giovani esploratori. Una scoperta che complica una situazione già molto critica: il sito, infatti, in queste condizioni, è facilmente accessibile e pieno di pericoli in ogni angolo. Per fortuna, fino a oggi non risultano incidenti, ma si tratta di una eventualità assolutamente da non sottovalutare. Anche perché per la riqualificazione dell’area al momento è tutto fermo.

"L’operazione di riqualificazione dell’area è quanto mai complessa, non so che tipo di prospettive possano esserci al momento", l’ultima uscita del sindaco Simone Gargiulo sul tema. Gli unici al momento che sembrano essere fermamente intenzionati a proporre delle soluzioni sono i tanti appassionati di tram, che negli ultimi anni hanno proposto una maxi petizione, con oltre 50mila firme e hanno votato il deposito come “Luogo del cuore del Fai“. C’è anche chi ha proposto di trasformarlo in un museo dei trasporti, ma al momento sembra un’idea utopistica. Più urgente, sicuramente, mettere in sicurezza l’area, una vera e propria voragine che parte dal centro della città per andare verso Seregno.