Il Comune compra l’asilo a 2 milioni

L’edificio chiuso dopo la crisi Covid si candida ad accogliere la Casa della Comunità: "È ora di voltare pagina"

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di Barbara Calderola

"L’asilo è tornato a casa". Il Comune compra il San Giuseppe con lo sconto, dopo il fallimento. Due 2 milioni tondi, che in realtà "diventeranno 1,5 grazie ai crediti che vantavamo nei confronti della proprietà ricostruiti con un lavoro certosino: Imu, Tari, soldi che altrimenti non avremmo mai recuperato". Il sindaco Maurizio Bono parla "di una operazione storica per la città che rientra in possesso di un bene che è stato punto di riferimento per generazioni di arcoresi". E che presto cambierà pelle. Lo stabile infatti diventerà sede di una Casa della Comunità, dopo la ristrutturazione con i fondi del Pnrr: 3 milioni i costi previsti "già messi nero su bianco nel carteggio con Regione e Asst Brianza che hanno confermato la scelta".

L’acquisto per l’amministrazione era vincolato "proprio alla nuova vocazione del complesso – aggiunge il primo cittadino – ma non solo. L’asilo tornerà ad aprire le porte a piccoli disabili. Così manterremo intatta la promessa che la struttura donata alla comunità dal sindaco Tomaselli sia sempre a disposizione dell’infanzia". Per Bono anche lacrime ricordando "le sofferenze delle maestre che si sono ritrovate senza lavoro e senza bimbi e di 200 famiglie finite in mezzo alla strada con i figli sballottati in altri asili. Me compreso". Durissimo l’affondo contro i suoi predecessori, "abbiamo messo fine a una pagina vergognosa della nostra storia. Al mio arrivo in Comune, un anno fa, non ho trovato un atto in merito al presunto salvataggio della materna".

La rinascita dell’asilo che ha ricevuto il colpo di grazia dal Covid, è stato uno dei temi caldi della campagna elettorale del 2021, finita con il cambio di casacca alla guida del Municipio, centrosinistra battuto per un pugno di voti dal centrodestra. Bono, candidato outsider di Fratelli d’Italia, promise che l’avrebbe riaperto, "e oggi mantengo la parola". La pratica si è sbloccata dopo la gara andata deserta a luglio, nessuno si era fatto avanti per assicurarsi l’immobile di via Tomaselli, base d’asta, 2,2 milioni. A quel punto la giunta ha intavolato una trattativa con il curatore fallimentare, Lucia Arizzi. "Ho capito subito l’interesse durante i sopralluoghi del nuovo sindaco. I precedenti erano freddini". Mercoledì è in agenda una nuova visita nel vecchio stabile da sistemare: "Entriamo nei dettagli, ma il futuro è già cominciato – chiosa Bono – . Finalmente chi vantava crediti, a partire dal personale, avrà quanto gli spetta. Mi sono tolto un peso dal cuore".