STEFANIA TOTARO
Cronaca

Il cieco guida il Suv nel traffico. A processo la truffa “miracolosa“

Pachistano di Misinto rinviato a giudizio: per lo Stato era invalido al 100%, ha intascato i sussidi senza diritto

Il cieco guida il Suv nel traffico. A processo la truffa “miracolosa“

Il cieco guida il Suv nel traffico. A processo la truffa “miracolosa“

Un uomo, per lo Stato invalido al 100% per cecità assoluta, attende sul ciglio della strada il connazionale, che attraversa la carreggiata per raggiungerlo con l’aiuto di un accompagnatore che lo spinge su una sedia a rotelle sull’attraversamento pedonale. Improvvisamente nel video si assiste ad un doppio miracolo: l’invalido scende dalla carrozzina e raggiunge il cieco camminando velocemente tra i passanti. Poi il non vedente sale su un Suv, mette in moto e si mette senza difficoltà alcuna alla guida con l’amico seduto accanto. Per questo clamoroso raggiro, scoperto dai militari della Guardia di Finanza della Compagnia di Seveso, ora il finto cieco, un pachistano residente a Misinto, è stato rinviato a giudizio dalla giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Monza, Angela Colella, su richiesta della Procura monzese. Dovrà rispondere a vario titolo di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falso ideologico per induzione, indebita percezione del reddito di cittadinanza e autoriciclaggio insieme al connazionale, lui residente a Cesano Maderno, che invece non andrà per il momento a processo perché risulta irreperibile. Dopo essere stato scoperto dalle Fiamme gialle del Comando provinciale di Monza, ha fatto perdere le sue tracce. Forse è tornato nel suo Paese di origine, dove gli investigatori lo stanno cercando.

Lo scorso febbraio era scattato il blitz dei finanzieri di Seveso dopo mesi di indagini e appostamenti sul finto cieco e il falso invalido, che erano riusciti però davvero a intascarsi 66mila euro ottenuti attraverso la pensione speciale e indennità varie. Il Tribunale di Monza aveva emesso nei confronti del pachistano di Misinto la misura cautelare della custodia in carcere e per il connazionale residente a Cesano Maderno la misura degli arresti domiciliari. I finanzieri avevano eseguito nei loro confronti anche due provvedimenti di sequestro preventivo, finalizzati alla confisca di circa 66mila euro, pari ai profitti illeciti dei reati contestati.

L’indagine della Guardia di Finanza si è concentrata inizialmente, anche grazie alla collaborazione con l’Istituto nazionale della previdenza sociale, sul finto non vedente, percettore di pensione speciale e indennità di accompagnamento per cecità assoluta. I finanzieri hanno scoperto che l’uomo conduceva in realtà una vita da persona normodotata e senza necessità di alcun tipo di ausilio, addirittura in grado di guidare con disinvoltura un’autovettura di grossa cilindrata di sua proprietà. Il pachistano, oltre ad aver indebitamente percepito sussidi di invalidità per circa 25mila euro, è risultato essere anche percettore, sulla base di documentazione falsa, del Reddito di cittadinanza per circa 2.700 euro. Nel corso delle indagini è emerso poi l’amico falso invalido del cieco. L’uomo aveva incassato sussidi di invalidità erogati dall’Inps per oltre 41mila euro dal 2021 al 2023. Anche in questo caso, le indagini hanno permesso di appurare come il falso invalido, dichiarato inabile a compiere gli atti quotidiani e privo di uso funzionale di arti superiori ed inferiori con necessità di assistenza continua, in realtà camminasse normalmente, senza necessità di carrozzina.