CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Il cambiamento climatico sui banchi. Le soluzioni studiate dai ragazzi

Giornata conclusiva dell’evento TEDx Youth: all’Hensemberger si affronta il tema delle centrali nucleari

Il cambiamento climatico sui banchi. Le soluzioni studiate dai ragazzi

Il cambiamento climatico sui banchi. Le soluzioni studiate dai ragazzi

Piogge torrenziali e siccità devastanti protratte per mesi. I giovani si interrogano su come contrastare il cambiamento climatico. Lo hanno fatto ieri i ragazzi di quinta B1 (Elettrotecnica) dell’istituto Hensemberger di Monza, proponendo le loro soluzioni a partire dalle conoscenze acquisite nel percorso di studi. Il tutto nell’ambito della giornata conclusiva del programma TEDx Youth, il programma di eventi locali ed auto organizzati che raccolgono studenti ed esperti per condividere approfondimenti e competenze.

Andrea Gavazzi e Simone Gomarasca hanno illustrato la necessità di recuperare l’energia nucleare come energia pulita. Partendo dagli esordi con Marie Curie, attraverso gli anni ‘60 e ‘70 Simone arriva a smontare con dati scientifici i rischi del nucleare: se una bomba nucleare richiede un grado di arricchimento dell’uranio necessario all’esplosione pari al 90%, per una centrale basta il 3%. Perciò l’uranio delle centrali non è appetibile per eventuali furti, non potendo essere usato per produrre ordigni, non essendo più puro. "Quanto alle scorie che fanno paura – spiega Simone – sono il risultato della fissione nucleare, quindi la radioattività andrà a esaurirsi, a differenza dei rifiuti tossici di altra natura. Il trattamento è estremamente controllato, a differenza degli scarti di altre centrali: vengono immagazzinate in enormi centri di stoccaggio, rendendoli innocui. Rispetto agli incidenti di Chernobyl e Fukushima, la tecnologia è andata avanti, rendendo le centrali sempre più sicure". Andrea invece ha ricordato le piogge torrenziali che si sono abbattute su Monza il 21 luglio 2023, mentre la città si stava preparando ad accogliere Bruce Springsteen, con 2000 alberi caduti. Per questo si chiede se progresso e umanità possano convivere. Fra le fonti energetiche alternative, il giovane prende in considerazione le biomasse, l’energia solare che però è mutevole, l’energia elettrica e quella eolica, dipedenti dalla posizione geografica. Anche Andrea giunge alla conclusione che l’unica soluzione è la fissione nucleare.

"Si tratta di argomenti spinosi, ma i ragazzi – osserva la dirigente Petronilla Ieracitano – hanno lavorato sui dati, poi ciascuno è libero di avere opinioni diverse. La giornata è stata occasione di collaborazione con gli studenti dell’istituto Ferrari che hanno svolto le riprese, risolvendo i problemi tecnici da veri professionisti".