GABRIELE BASSANI
Cronaca

La seconda vita di Arturo, da cacciatore delle armi dei pusher a eremita: cosa è successo a “Serpico”

Monza, l’ex volontario che ha scoperto armi nel Parco delle Groane, ora vive come eremita in Calabria e ha restaurato una casa di spiritualità. Chiede aiuto per completare il progetto.

Il cacciatore delle armi dei pusher

Il cacciatore delle armi dei pusher

Ha dedicato molti giorni di lavoro, come volontario, alla ricerca di armi e altri strumenti di morte sotterrati dagli spacciatori nel Parco delle Groane. Con il suo metal detector per mesi sono stati portati alla luce pistole, machete, coltelli, proiettili, bilancini di precisione, telefoni cellulari, a comporre un arsenale spaventoso a disposizione di chi controllava una delle più grandi aree di spaccio della Lombardia.

Da 8 mesi conduce una vita da eremita in Calabria, dove da solo ha rimesso a nuovo una casa di spiritualità per giovani e ora chiede aiuto ai suoi ex compaesani per l’ultimo tassello alla sua opera, i 40 materassi che servono a completare le camere ristrutturate. Arturo, quando era in azione nei boschi si faceva chiamare “Serpico“ in omaggio al poliziotto italo-americano cui fu dedicato un film negli anni ‘70, mentre ora si mostra con la folta barba bianca che si è fatto crescere in questi 8 mesi di lavoro solitario su una collina a metà strada tra il Parco nazionale della Sila e la costa del mar Jonio, a Perticaro di Umbriatico, provincia di Crotone. Qui, dopo avere lasciato le Groane, dove ha messo a disposizione il suo impegno anche a Cogliate, Solaro, Senago, sta vivendo un’esperienza da eremita, nella diocesi di Crotone-Santa Severina.

Per conto della Parrocchia San Paolo di Crotone, si è preso a cuore il recupero della Casa di spiritualità Santa Domenica, che si trova isolata sulle colline e che aveva bisogno di una serie di interventi di riqualificazione, che Arturo ha realizzato in questi mesi, vivendo in solitudine, circondato da animali da pascolo e lavorando duro. "Ho rifatto il tetto, portando a mano centinaia di tegole, poi tutte le camere, con lavori di muratura, idraulica, impiantistica, ho ripulito, risistemato gli arredi, ritinteggiato tutto, ora la casa è quasi pronta per tornare ad accogliere i giovani per momenti di spiritualità, condivisione, di cui hanno un gran bisogno, specialmente da queste parti e in questo periodo difficile in cui sono ancora molto forti gli effetti dell’isolamento dopo la pandemia", racconta. Motivando la sua scelta di un cambio di vita radicale col desiderio di andare alla ricerca di valori essenziali.

"Sono riuscito a portare a termine questo lavoro con grandissima fatica e non so ancora come ho fatto, ma ora la parrocchia è in difficoltà economica e per questo chiedo aiuto agli amici del Villaggio Brollo, di Ceriano, Solaro, Senago, Cogliate" – dice Arturo. Chi volesse contribuire può effettuare un bonifico intestato a Parrocchia San Paolo Apostolo - Umbriatico, l’Iban è IT45A0538722201000001023822 con causale: “Materassi per Casa spiritualità Santa Domenica“

Gabriele Bassani