FABIO LUONGO
Cronaca

Il Bonus Bebè del Gruppo Beta. Soldi ai lavoratori che fanno figli: "Investiamo nella nostra famiglia"

Il colosso di Sovico rinnova il “Contributo nascita o adozione”, nel 2024 stanziati 170mila euro e per quest’anno si ipotizza una cifra simile. Il presidente Roberto Ciceri: è bello aiutare i collaboratori.

Roberto Ciceri presidente e ad di Beta leader in Europa nella produzione di utensili

Roberto Ciceri presidente e ad di Beta leader in Europa nella produzione di utensili

L’anno scorso ne hanno usufruito 35 famiglie, tra genitori di neonati venuti al mondo nel corso degli ultimi dodici mesi e padri e madri di bimbi che hanno compiuto un anno d’età. Ognuno di questi nuclei ha potuto contare su un contributo economico aggiuntivo di circa 4mila euro, che per l’azienda si è tradotto in un investimento di oltre 170mila euro.

Un aiuto concreto sotto forma di welfare aziendale per sostenere le famiglie dei dipendenti, perché possano mettere al mondo figli con più tranquillità e conciliare meglio vita privata e lavoro. Un’iniziativa che quest’anno si ripeterà, con l’impresa che ha deciso di confermare anche per il 2025 il “Contributo nascita o adozione”, ossia un aiuto economico fino a 8mila euro lordi, spalmati su due anni, per ogni bambino messo al mondo o adottato, con la prima tranche erogata alla nascita o all’adozione di ogni figlio e la seconda dopo un anno. È quanto succede nel Gruppo Beta, la storica impresa sovicese con 100 anni d’attività, leader in Europa nella produzione di utensili e attrezzature da lavoro per i settori della meccanica, della manutenzione industriale e dell’autoriparazione.

A raccontare il successo del progetto messo in campo da Beta nel corso del 2024 sono i numeri: 19 i bambini nati da dipendenti nel 2024 e 16 quelli che hanno compiuto un anno, con tutte le loro famiglie che hanno potuto contare su una tranche di bonus. E per quest’anno l’azienda ha già stanziato altri 70mila euro per sostenere i bimbi nati nel 2024 che compiranno un anno. Contando anche i contributi per i neonati che verranno alla luce fino a dicembre, i vertici di Beta ipotizzano "un investimento in linea con l’anno appena trascorso".

"Provo particolare soddisfazione nel riscontrare quanto le nostre iniziative possano incidere nella vita delle famiglie dei nostri collaboratori - dice Roberto Ciceri, presidente e ad del Gruppo Beta -. La soddisfazione di assistere alla crescita della nostra grande famiglia aziendale è unica". "Se il 2025 segna l’inizio della cosiddetta “Generazione Beta” - scherza Ciceri -, con un pizzico d’ironia possiamo dire che noi di Gruppo Beta abbiamo anticipato di un anno questa nuova generazione con il piano welfare lanciato nel 2024".

L’iniziativa vuol essere un modo per contrastare la tendenza alla denatalità che colpisce tutta Italia, andando incontro alle esigenze delle famiglie e supportandole nella crescita dei figli, coprendo parte delle prime spese immediate e del primo anno di asilo nido. Il piano welfare prevede poi, oltre all’aiuto economico, anche la “Baby Week”, ossia 5 giorni di permessi retribuiti per l’inserimento dei figli al nido, oltre a un giorno di permesso per accompagnarli il primo giorno di materna e di elementari. E ancora, la possiblità di smart working al 100% per le donne incinte dal settimo mese in avanti.