Il 13,6 per cento non fa nulla e sta in famiglia

In Lombardia, i Neet (persone che non studiano e non lavorano) rappresentano il 13,6% dei giovani fra i 16 e i 29 anni, una percentuale in calo rispetto alla media italiana. Le cause sono da ricercare nell'offerta di lavoro immediata e nelle aspettative familiari troppo alte.

Il 13,6 per cento non fa nulla e sta in famiglia
Il 13,6 per cento non fa nulla e sta in famiglia

Non studiano e non lavorano: in Lombardia i Neet sono il 13,6% dei ragazzi fra i 16 e i 29 anni. Una percentuale in leggero calo rispetto alla media del 2019-2022 e sotto la media italiana (19%) e del Nord Ovest (14,2%), seppure con profonde differenze territoriali. Le quote più basse si trovano a Lecco (10,5%), Brescia (11,6%), Varese (11,9%), mentre le punte più alte si rilevano (secondo il rapporto Bes di Istat) a Pavia e Sondrio, rispettivamente con il 19,3% e il 18,7%.

"Il trend in calo è certamente positivo – commenta Giuseppe Bonelli, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Brescia – Nel Bresciano, se lo leggiamo insieme al dato sulla dispersione che è all’8%, già sotto gli obiettivi europei, possiamo dire che iniziamo a vedere i risultati di un problema attenzionato da tempo". Tuttavia non ci si può fermare. "Avere 11, 12 ragazzi ogni 100 che non studiano e non lavorano ci dice che bisogna fare ancora meglio". Come è possibile che in un tessuto economico come quello lombardo ci sia comunque una fetta importante di giovani che non trova sbocchi lavorativi né interesse nei percorsi formativi?

"Abbiamo da sempre un numero troppo basso di iscritti all’università – ricorda Bonelli – perché c’è anche un’offerta di lavoro immediata molto ampia, che però poi magari si precarizza. Poi c’è il combinato disposto tra le grandi aspettative e la quotidianità di lavoro e studio, che può comportare un disagio. D’altra parte le nostre sono famiglie accudenti, che accettano anche una situazione in cui il ragazzo non studia e non lavora perché, a loro volta, hanno aspettative alte e lo tengono fermo in attesa che arrivi l’occasione desiderata".

F.P.