Avere le carte in regola per essere un artista. Questa sera, alle 20.30, al Binario 7, sala Picasso, Simone Severgnini sarà “Piero l’italianò” ispirato al cantautore Piero Ciampi, raccontando con le sue parole quanto sia complicata la condizione dell’artista. Tutt’altra cosa rispetto alla visione di artista come uomo di successo che viene fatta passare dalla narrazione contemporanea. Lo spettacolo è una spietata riflessione sul ruolo dell’artista e sul suo tormento: cosa comporti avere sempre un moto interiore; sentirsi inadeguati rispetto al mondo in cui si vive; cercare negli abissi della profondità umana un pizzico di bellezza a cui potersi aggrappare e tentare di mostrarla al mondo. In scena due musicisti e un attore in una scena di suoni, fumo, scarpe e vetri, interi e rotti, per uno spettacolo multidisciplinare in cui musica dal vivo e teatro si fondono per dar vita a un affresco surreale che tratteggia una delle figure più controverse del cantautorato italiano: Piero Ciampi. Produzione: Il giardino delle ore. Sempre in tema di arte, sabato 4 alle 21 e domenica 5 alle 16, Alberto Fumagalli (alla regia insieme a Ludovica D’Auria) sarà in sala Chaplin protagonista di “La difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza”. Ciccio è un ragazzo grasso, ma leggero, con un’anima talmente delicata, che potrebbe sembrare quella di una principessa nordeuropea. Ciccio Speranza vive in una vecchia catapecchia di provincia, dove si sente soffocare, ma sogna di danzare.
Attraverso il suo gutturale linguaggio, il protagonista, in tutù rosa non smetterà mai di danzare, raccontandoci la sua vita, così come la desidera. Biglietto intero: 20 euro.