"I servizi di orientamento funzionano"

Le politiche di orientamento scolastico a Brescia stanno funzionando, con un aumento delle iscrizioni alle scuole tecniche e professionali. Le famiglie stanno recependo i cambiamenti del mercato del lavoro. Le scuole superiori non risentono ancora del calo demografico. La domanda di tempo pieno è superiore alla media nazionale.

"I servizi di orientamento funzionano"

"I servizi di orientamento funzionano"

·"I dati delle iscrizioni alle scuole secondarie andranno confermati, ma il trend ci dice che le politiche di orientamento stanno funzionando". Lo sottolinea Giuseppe Bonelli (nella foto), reggente dell’ufficio scolastico territoriale di Brescia in attesa che arrivi il nuovo dirigente dopo che lo stesso Bonelli è entrato in forze dell’ufficio scolastico regionale per gli esami di stato supporto alle autonomie scolastiche (più l’incarico sull’Ust di Como). Nel Bresciano la somma di tecnici e professionali è superiore alle scelte dei licei. "Ma questo dato comincia a diventare di tendenza anche in altre realtà, segno che le politiche per la promozione delle materie Stem stanno funzionando". La percezione, poi, è che le famiglie, oltre ai diretti interessati, stiano recependo i cambiamenti del mercato del lavoro.

"Nei tecnici e nei professionali c’è stato uno spostamento verso i servizi alla persona – sottolinea Bonelli – in risposta all’aumento di domanda in questo ambito". Per ora, le scuole superiori non registrano l’impatto del calo demografico, molto più forte nel primo ciclo, soprattutto negli ultimi anni delle primarie ed alle medie. Anche qui le iscrizioni rispecchiano l’andamento di una società che cambia: alla primaria, la domanda di tempo pieno (per un totale di 40 ore settimanali) risulta avanzata da ben il 60,5% delle famiglie; segue, con il 27,8% delle richieste, l’opzione del tempo scuola fino a 30 ore settimanali. Il dato è nettamente sopra la media nazionale: in Italia, infatti, la percentuale di iscrizioni a tempo pieno è del 49,6%, anche se, va detto, queste rispecchiano non solo i desiderata delle famiglie, ma anche l’offerta, non sempre disponibile in egual misura in tutte le scuole. Anche alle medie, in Lombardia ha prevalso l’opzione del tempo ordinario di 30 ore settimanali, indicata dall’80,9% delle famiglie.

P.C.