I ragazzini scoprono i loro talenti E diventano “Capitani coraggiosi“

I ragazzini scoprono i loro talenti  E diventano “Capitani coraggiosi“

I ragazzini scoprono i loro talenti E diventano “Capitani coraggiosi“

Di solito sono i manager a tornare fra i banchi per imparare l’arte del “problem solving“, ma Concorezzo punta sulla pratica alla quale ricorrono sempre più imprese “per irrobustire gli adolescenti“. Resilienza, capacità di affrontare le difficoltà e di individuare la strada migliore per uscirne sono gli obiettivi di “Capitani coraggiosi“, il corso con coach organizzato dal Comune e pagato con i fondi di E-state insieme, il bando regionale per servizi a favore della fascia fino a 14 anni. "È un progetto pilota che vorremmo estendere a una platea più ampia – spiega il sindaco Mauro Capitanio – per ora siamo partiti dai baby-politici del Consiglio comunale dei Ragazzi e dai rappresentanti degli studenti della Leonardo Da Vinci, dove è nata l’idea". È cominciato tutto per caso, "una delegazione di studenti è venuta a chiederci una mano per organizzare la festa di fine anno della scuola – racconta il primo cittadino – e noi ne abbiamo fatto l’opportunità per imparare a superare gli ostacoli, ma anche a lavorare in autonomia e in gruppo". Il corso si basa su incontri e laboratori con un filo conduttore, "la definizione di una strategia per obiettivi e e non per compiti e l’abilità di organizzare, pianificare e gestire il tempo. È un modo anche per affrontare il tema del fallimento, che nella visione dominante è una sconfitta quasi di cui vergognarsi e non l’occasione per rimettere le cose a posto e centrare un risultato". Cose da grandi? "Niente affatto – spiega Donatella Daddio, avvocata e mental-coach in cattedra al Da Vinci –. Aiutiamo gli adolescenti a scoprire i propri talenti. Organizziamo anche appuntamenti estivi, a lezioni finite". Un’opportunità che il Comune sogna di offrire a tutti gli under 14, dopo il successo di questa prima esperienza.

Due incontri si sono già tenuti e il terzo sarà a breve. "È un piano che punta a regalare nuovi strumenti ai ragazzi per affrontare in modo strutturato il percorso di crescita, anche di vita civile – sottolinea Capitanio –. Lo stimolo del loro Consiglio è stato importante, questo programma di formazione è un sostegno concreto alla sua attività. Il coordinamento e la mediazione sono al centro, come la capacità di fare squadra, essenziale per tutta l’esistenza".

Barbara Calderola