DARIO CRIPPA
Cronaca

Effetto Nicholas Green. I disegni dei bambini: "Lui è il nostro eroe"

I piccoli dell’elementare Martin Luther King e la donazione di organi. I messaggi alla famiglia saranno pubblicati sul sito della Fondazione.

I piccoli dell’elementare Martin Luther King e la donazione di organi. I messaggi alla famiglia saranno pubblicati sul sito della Fondazione.

I piccoli dell’elementare Martin Luther King e la donazione di organi. I messaggi alla famiglia saranno pubblicati sul sito della Fondazione.

Il bambino sorride, i capelli rossi con il ciuffo, la linea della bocca distesa in un sorriso. Il maglioncino verde, i pantaloni a strisce. Chissà se ne ha mai indossati così, perché le fotografie che hanno cristallizzato per sempre il suo volto sono leggermente diverse, ma nella fantasia di Arij, un bambino di 10 anni della scuola primaria Martin Luther King di Cesano Maderno, Nicholas Green per un giorno è diventato così. Come lo hanno immaginato lui e i suoi compagni. Vivo. E la frase a caratteri arrotondati colorata a puntini blu col pennarello che accompagna il disegno, fa trattenere il fiato: "Ciao papà di Nicholas, mi dispiace". E sul retro, "spero che questo disegno ti consoli".

Nicholas Green è morto trent’anni fa, ma è anche vivo. Ce ne sono tanti di disegni simili. Per Ancio Chen, dall’Oriente, Nicholas ha il volto bellissimo di un manga. Per Yemila, dal Nord Africa, Nicholas torna sulla scena, molto realistica, disegnata come in un fumetto, di quella sparatoria in autostrada in cui perse la vita. Uzair sembra avvertire Nicholas che è inverno e sta nevicando – “its looking snow” – mentre qualche fiocco cade dal cielo.

Li hanno fatti i bambini delle classi quarte di una scuola elementare brianzola a cui il loro maestro ha raccontato la storia tragica e insieme ricca di speranze di Nicholas Green. Un bambino statunitense che trent’anni fa di anni ne aveva 7 mentre in vacanza con i genitori in Italia fu vittima di un colpo partito dalla pistola di un bandito durante una rapina e si spense dopo diverse ore di agonia.

I genitori di Nicholas, Reginald e Maggie, fecero una scelta straordinaria per l’epoca, almeno in Italia, decisero nel momento del dolore di donare gli organi e le cornee del loro piccolo e sette persone grazie a questo gesto ritrovarono vita e vista. Una vicenda che colpì profondamente la sensibilità, tanto che da allora l’Italia, che si ritrovava agli ultimi posti in Europa per donazioni di organi, balzò nelle prime posizioni. L’Effetto Nicholas, come venne chiamato, non si è esaurito.

Ne sanno qualcosa nelle scuole elementari brianzole, dove c’è un insegnante coraggioso. Simone Morano, 37 anni, precario, ogni volta che gira per supplenze (quest’anno gli è già capitato tre volte, tutte a Cesano Maderno), ha portato in classe la storia di Nicholas. "Alla scuola Martin Luther King con il supporto delle insegnanti di religione Luisella Grassi e Consuelo Russo, e in generale di tutto il team docenti" precisa.

"Avevo 7 anni quando morì Nicholas, ogni tanto penso che se fosse vivo oggi avrebbe la mia età. Ricordo benissimo le immagini dei telegiornali, i funerali in Tv. Mi colpì profondamente e quando ne ho l’occasione tento di parlarne anche ai bambini. I piccoli hanno fame di storie e questa è una storia tragica ma anche bella. Spero sempre di lasciare qualcosa di buono…".

Alla scuola Martin Luther King ci sono molti stranieri e Simone Morano si è ritrovato a proporre la storia di Nicholas, il documentario della Fondazione Green “Effetto Nicholas” nelle ore di alternativa alla religione, a cui erano presenti soprattutto bimbi di altre etnie e confessioni religiose. Pakistani, Marocchini, Egiziani, Cingalesi, Bengalesi e altri ancora. E la risposta emotiva è stata eccezionale, come dimostrano i disegni che i bambini hanno voluto fare e inviare a papà Nicholas Green, che da 30 anni porta in giro per il mondo la storia di suo figlio per promuovere la donazione di organi. I disegni sono commoventi. Nicholas con la sorellina (dormiva a fianco a lui in macchina al momento della tragedia, aveva 4 anni e oggi è madre di famiglia), Nicholas che sorride, “Nicholas Hero”: questa è la frase che parecchi bambini stranieri, in modo del tutto spontaneo, hanno escogitato per sintetizzare quanto accaduto. Nicholas è un eroe. Le firme e le scritte sono in tutte le lingue. In caratteri arabi, in ideogrammi cinesi.

"Molti bambini non conoscevano ovviamente la donazione di organi e ne sono rimasti molto colpiti - racconta ancora il loro maestro - chiedono come funziona, se bisogna pagare, e quando scoprono che per essere donatori basta una firma al momento di fare la carta di identità dicono tutti che da grandi vorranno diventare donatori anche loro. Non so come andrà, spero solo che dopo il mio passaggio, oltre alle tabelline o alla grammatica, i bambini diventino anche delle belle persone. E per qualcuno sarà così: l’effetto Nicholas."