
I ragazzini giocano nel Bosco dei Proverbi
di Fabio Luongo
Dai proverbi brianzoli più classici, come il celeberrimo "Cent co, cent crap", ai detti tipici di altre regioni d’Italia, come la Puglia e la Sardegna, fino a un adagio arabo che dice "Scegli l’amico prima di scegliere la strada". Un bagaglio di tradizioni tutte da scoprire passeggiando nella natura, in mezzo agli alberi, in un angolo verde del paese restituito agli abitanti. Uno spazio che d’ora in avanti potrà essere usato anche dalle scuole macheriesi come “aula verde”, ossia un’aula didattica per lezioni all’aperto, in cui far vedere da vicino a bambini e ragazzi piante e animali, mentre imparano i detti più curiosi.
È il nuovo Bosco dei Proverbi, appena inaugurato a Macherio grazie al lavoro dei volontari dell’associazione Amici del Paese d’intesa col Comune. Sono stati loro a ripulire quella che era una zona finora poco accessibile e a realizzare un luogo dove chiunque potrà camminare nella conoscenza della cultura popolare e della natura. Il bosco si trova in via San Cassiano, accanto al cimitero locale, ed è stato rivalorizzato coinvolgendo pure gli alunni delle scuole del paese: è stato creato un percorso nel verde con un piccolo stagno, passerelle e cartelli che riportano una ventina di proverbi, in gran parte dialettali, oltre a un pannello che racconta tutti i tipi di flora e di fauna che lì si possono incontrare.
"Siamo un’associazione che ha lo scopo di rendere un po’ più bello e vivibile Macherio, offrendo occasioni di socialità - spiega Roberto Redaelli degli Amici del Paese -. L’anno scorso abbiamo sistemato la Piazzetta dei Ciclisti, dotandola di panchine colorate in rosa e in giallo (i colori delle più celebri corse ciclistiche, Giro d’Italia e Tour de France, ndr) e di portabiciclette: lì ora ogni terzo sabato del mese organizziamo un mercatino delle pulci e dell’antiquariato, per dare occasioni di incontro. Quest’anno l’obiettivo era invece ripulire un bosco che era un roveto impenetrabile, per farlo tornare fruibile". È nato così il Bosco dei Proverbi.
"Abbiamo creato un percorso dotato di passerelle, per farci entrare senza problemi anche i bambini con disabilità - racconta Redaelli -. All’ingresso è stato messo un cartello che illustra la flora e la fauna presenti, dai vari tipi di alberi e piante agli animali che si possono vedere, come ghiri, scoiattoli, farfalle e rospi. E poi ci sono, esposti su cartelli, 22 proverbi ben leggibili: sono prevalentemente in dialetto, con la rispettiva traduzione. Ci sono sì i classici proverbi brianzoli, ma i detti non riguardano solo la Brianza, perché essendo Macherio una comunità pluriregionale e pure, in piccola parte, multietnica, abbiamo pensato fosse bello collocare anche proverbi in lingua sarda, pugliese e uno in arabo. Lo abbiamo fatto per mantenere un po’ la conoscenza delle tradizioni e per trasmettere cultura". "Tutti i proverbi - sottolinea Redaelli - sono stati scelti in collaborazione con il gruppo di anziani chiamato Diversamente Giovani e con i bambini delle scuole". Perché il Bosco dei Proverbi funzionerà anche come uno spazio didattico. "Il bosco è stato pensato e indicato alle scuole come aula verde, per una didattica all’aperto - conclude -: come associazione abbiamo persone competenti sui temi della flora e della fauna e quindi potremo organizzare visite guidate per gli studenti. Il nostro impegno, come Amici del Paese, sarà quello di tenere ben pulita e accessibile l’area". Ai bimbi delle elementari il nuovo bosco è già stato fatto scoprire, con un’inaugurazione dedicata che ha affiancato quella rivolta ai cittadini.
"Sarà uno spazio per tutto il paese - dice la sindaca Mariarosa Redaelli -: prima era una zona impervia in cui non si poteva entrare, ora è stato ridato ai macheriesi. Ogni albero ha riportato il suo nome, c’è un piccolo stagno: è un vero e proprio piccolo ecosistema. I bambini dalla prima alla quinta elementare lo hanno già visitato".