
Come si prendono le impronte digitali? Come si analizza la scena del crimine? Ieri, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, la Questura di Monza ha aperto le porte a un gruppo di ragazzi diversamente abili e alle loro famiglie appartenenti all’Associazione Silvia Tremolada di Monza, con l’intento di far conoscere gli uomini e le donne della Polizia di Stato nonché le attività che quotidianamente svolgono. Gli ospiti hanno potuto accedere alla Centrale Operativa e osservare gli operatori gestire gli interventi delle pattuglie impegnate sul territorio. Hanno potuto ammirare e toccare con mano auto e moto della polizia.
Ma non c’è polizia senza i suoi cani e i suoi cavalli. E così i ragazzi hanno potuto interagire con l’unità cinofila antidroga e una pattuglia a cavallo. L’esperienza è stata arricchita dagli stand espositivi del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica, nonché la Polizia Stradale e la Polizia Ferroviaria. È stata poi allestita una scena del crimine dove gli operatori della Polizia Scientifica hanno inscenato e spigato come si svolge un sopralluogo, dal prelievo delle impronte digitali alle tracce di sangue. Gli agenti hanno poi rimarcato i diritti riconosciuti ai disabili, a ribadire una volta di più uno dei motti fondamentali della Polizia di Stato: “Esserci sempre”.
Da.Cr.