"La Lombardia cresce in linea con la media del Paese. A sostenere i consumi è la ristorazione, che supera i livelli pre-pandemia e dà una boccata d’ossigeno al settore retail". I numeri – analizza Mario Maiocchi , direttore centro studi Confimprese – sono chiari: "Con abbigliamento-accessori luglio non si sarebbe chiuso con risultati positivi".
Non sono bastati i saldi?
"Erano partiti bene, con una crescita del 10% nel primo weekend. Poi l’incremento si è assestato su ritmi molto modesti, intorno al 5%, non sufficiente a riportare i conti in positivo, lontani dal 2019".
Cosa ha inciso?
"Il meteo e l’inflazione hanno determinato vendite altalenanti e a macchia di leopardo. L’andamento dei saldi inferiore alle aspettative ha pesato anche sulla Lombardia, solo decima".
I risultati delle province sono discordanti. Quali fattori hanno fatto la differenza?
"Bergamo è stata la sesta città migliore in Italia perché è uno scrigno di storia e si trova sulla direttiva che porta in Veneto e Trentino Alto-Adige, mete privilegiate dal turismo nostrano e internazionale soprattutto nei mesi estivi. Di contro, altre province lombarde mostrano andamenti negativi, come Monza e Varese dovuti alle minori attrattive. Meno turismo significa meno consumi e meno acquisti".
Le località più turistiche sono state premiate?
"Pavia, Mantova e Como lo dimostrano. Il richiamo di storia e cultura ha aiutato". L.B.