Ha fatto entrare in casa il distinto operatore della lettura di gas e luce, ma quando le ha chiesto di raccogliere denaro e preziosi, ha allertato la vicina di casa mettendo in fuga il malvivente. È stata un’arzilla 80enne a sventare l’ennesima truffa agli anziani. Poco dopo le 9, alla centrale operativa della Questura è arrivata la telefonata dell’80enne che segnalava di avere subìto un tentativo di truffa nel suo appartamento. La donna, seppur scossa, ha raccontato agli agenti di essere stata avvicinata nel pianerottolo del proprio condominio nel quartiere Triante da un signore italiano di circa 45 anni, senza alcuna particolare inflessione dialettale, vestito in maniera curata e con il volto parzialmente travisato da una mascherina chirurgica. L’uomo, qualificatosi come tecnico per la lettura delle utenze di luce e gas, ha fin da subito approcciato l’anziana dicendole di averla cercata da un po’ e di avere in programma un sopralluogo all’interno dell’abitazione con verifica delle tubature di acqua e gas e del contatore della luce. La signora, inconsapevole in un primo momento di quanto le stava per accadere, fidandosi del finto tecnico, gli ha aperto la porta. Ma mentre fingeva di controllare un’anomalia alle tubature il ladro ha incalzato la donna chiedendole se avesse in casa monili in oro, denaro contante o qualsiasi altro oggetto di valore poiché l’utilizzo di materiali chimici per l’intervento tecnico avrebbe potuto danneggiarli, dovendoli quindi preferibilmente riporre in un posto sicuro.
A quel punto l’anziana ha compreso l’inganno e ha allertato immediatamente la sua vicina di casa e insieme hanno messo in fuga il malintenzionato. Grazie allo speciale intuito della signora si è così evitata una classica truffa agli anziani, portata a termine senza alcuna remora da uomini all’apparenza distinti e gentili ma con finalità odiose. Le truffe agli anziani sono ormai all’ordine del giorno e la prevenzione, oltre che dalle forze dell’ordine, passa soprattutto e in primo luogo dai cittadini, a cui viene chiesto di avvertire immediatamente, in caso di sospetti sulle persone che si presentano a casa o chiamano al telefono, il 112 per permettere di risalire ai responsabili.