Guerra aperta sul nuovo trasporto sociale

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Non si placa la querelle sull’appalto del trasporto sociale che dopo 30 anni di onorato servizio non è stato più affidato alla cooperativa La Speranza ma a una cooperativa sociale di tipo A. Malgrado la sentenza del Tar che nelle scorse settimane ha messo la parola fine alla vicenda e ha rigettato la richiesta della Cooperativa La Speranza di annullare il bando per l’assegnazione del servizio. Per il Tar "la decisione del Comune di Villasanta di riservare la procedura di accreditamento alle sole cooperative di tipo A, motivo che aveva spinto La Speranza Cooperativa sociale, priva di questo requisito, a presentare il ricorso, è legittima". L’opposizione (Casiraghi sindaco e Lega) ha chiesto un consiglio comunale aperto sulla vicenda, ma il Comune ha detto no perché, ha spiegato la vicesindaca Gabriella Garatti nella lettera di risposta alla minoranza, la vicenda dell’appalto non rientra nei casi che consentono le adunanze aperte. "È una scelta di volontà politica – commenta Massimo Casiraghi –. È un eludere il confronto con i cittadini, scaricando le scelte sui funzionari".

"La Speranza – aggiungono i consiglieri Antonio Ubiali, Antonio Cambiaghi e Federico Cilfone – è una realtà presente da tanti anni a Villasanta, che non ha mai ricevuto reclami sui servizi. Chiediamo chiarimenti ufficiali, un confronto con i cittadini. Al centro di questa vicenda ci sono villasantesi fragili. Persone che oggi si ritrovano con un servizio diverso rispetto al passato. Viene utilizzato un solo pullmino che carica tutti gli utenti e via via li accompagna al lavoro. Noi vogliamo che la giunta spieghi direttamente ai villasantesi la vicenda".

B.Api.