Groane devastate “Bombardata“ la Croce Rossa

A Misinto la grandine ha distrutto 12 mezzi "Cancellati i trasporti a disabili, anziani e dializzati".

Groane devastate  “Bombardata“  la Croce Rossa
Groane devastate “Bombardata“ la Croce Rossa

La frazione Cascina Nuova di Misinto pare esser stata l’epicentro dell’ultima tempesta che si è abbattuta sulla Brianza lunedì sera. E la sede della Croce Rossa Alte Groane una delle immagini simbolo dei danni provocati. La furia del vento e della grandine ha sollevato e frantumato tegole su decine di tetti di abitazioni, abbattuto alberi, distrutto rivestimenti di facciate che oggi appaiono come colpite da proiettili, disintegrato parabrezza e piegato carrozzerie di decine di auto. Ben 12 sono i mezzi con la livrea della Croce Rossa andati completamente distrutti nella sede Cri di via Marconi, dove ieri mattina c’era aria di desolazione tra i volontari. Si sono salvate solo le ambulanze del 118, che erano all’interno della struttura e un paio di furgoni sotto il tendone, tutte le altre vetture sono inutilizzabili e l’altra sera, dopo una prima verifica dei danni, è stato necessario subito avvisare gli utenti della sospensione di tutti i cosiddetti servizi secondari programmati, ovvero i trasporti di persone disabili, dializzati, malati assistiti. Ma i danni alla Croce Rossa non si limitano a questo: tutta la sede è stata flagellata da “bombe“ di grandine, che hanno occluso i pluviali riversando acqua all’interno con conseguente caduta di pannelli del controsoffitto, allagamento di uffici, camere, locale refettorio, aula didattica, segreteria. Per giunta, sul tetto era stato completato appena due mesi fa un grande impianto fotovoltaico, in grado di produrre più di 40 kw: due terzi dei pannelli nuovissimi sono andati distrutti. "È un danno enorme, ancora difficile anche da quantificare – le parole del presidente Claudio Caronni, che ha ricevuto anche la visita del sindaco Matteo Piuri –. Adesso per prima cosa siamo alla ricerca di officine in grado di sostituirci almeno i vetri delle auto per poterle rimettere in servizio, ma non è facile perché sono tutte piene di lavoro. I nostri volontari sono già al lavoro per cercare di salvare il salvabile, tra computer, apparecchiature e arredi danneggiati, poi dovremo chiedere aiuto alle aziende del territorio che però stavolta sono state a loro volta danneggiate". Da Cogliate a Misinto ieri mattina era tutto un brulicare di gente tra giardini e tetti di casa alla conta dei danni: ieri i Comuni hanno già avviato le pratiche per chiedere i risarcimenti a Regione Lombardia da girare ai cittadini.

Gabriele Bassani